Superman Returns è infine giunto in Italia, un film che ha diviso gli appassionati: chi l’ha ritenuto una schifezza chi lo ha osannato; io appartengo alla seconda delle due categorie.
Attenzione, viene raccontata la trama del film, se non l’aveste visto continuate a vostro rischio e pericolo
Il film è si lento e dura tanto; Lois Lane non è venuta benissimo? Nelle storie precedenti Lois aveva un solo compito: cacciarsi nei guai e permettere a Clark Kent di diventare l’eroe in calzamaglia azzurra.
Qui abbiamo una donna che si è ritrovata nel più grosso vicolo cieco che la vita poteva riservarle: era innamorata di uno che per un super colpo di testa, prende e se ne va, neanche il tempo di ritrovare un suo equilibrio (non so ogni quanto tempo vengono assegnati i Pulitzer, ma Lois lo vince per un editoriale su un fatto vecchio di cinque anni) e di metter su famiglia con un nuovo lui e un figlio di cui è l’unica a conoscere il padre che BANG questi ritorna e lo fa nel suo stile, salvandole la vita per la milionesima volta, esattamente come si erano conosciuti la prima volta
Veniamo a Kal El di Krypton, mai integrato davvero tra noi terrestri, l’unico della sua specie, con un segreto grande come una montagna e con la responsabilità di fare sempre la cosa giusta. Beh, per una volta è egoista e parte per togliersi un dubbio, va a controllare se di Krypton non sia rimasto qualcosa (Per fortuna non è tornato con la bottiglia contenente la città di Kandor) e quando torna scopre di aver perso anche quei pochi punti fermi che aveva a Metropolis… Oddio, Jimmy è rimasto, ah forse è anche diventato padre da cinque anni e scopre che a crescerlo è un altro.
Abbiamo un nuovo modo di vedere un supereroe, molti avrebbero preferito il solito film di un paio d’ore con scazzottate e cataclismi risolti all’ultimo secondo? Io (e molti altri) no, abbiamo apprezzato l’umanità dietro la S rossa, l’essere un eroe non quando si è forti e potenti, ma quando si è mezzi morti, sapendo di dover affrontare ancora quell’unica sostanza che può mettere fine alla sua vita. Ah ho letto da qualche parte che l’iconografia cristiana è fuori luogo in quanto Superman è un’icona laica. Beh, costoro non hanno seguito l’evolversi del personaggio degli ultimi quindici anni, almeno Superman più di una volta nei fumetti viene paragonato a Cristo, le stesse parole di Jor El interpretato da Marlon Brando sottintende la cosa.
Veniamo al plot, molte critiche parlavano di trama troppo prevedibile, situazioni telefonate e così via. Beh, Singer (a cui farei, da fan a fan di Superman, un monumento) ha citato a più non posso le situazioni classiche in cui sono stati calati i personaggi nei quasi 70 anni di storie che li riguardano. Singer non cita solo i primi film di Donner ma a più riprese cita il fumetto in scene, battute e situazioni, proverò ad elencare quelli che mi ricordo, se qualcuno se ne ricorda altre può indicarle nei commenti.
- L’inizio del film ci fa rivivere la partenza da Krypton riprendendo il film di Donner ma la navicella che atterra nel campo dei Kent è quella che lo riporta sulla Terra cinque anni dopo la sua partenza
- Lo scherzo fatto a Krypto: il lancio della pallina da baseball oltre l’orizzonte. Beh, ce l’ha per vizio vista la fine che facevano i palloni da football da ragazzo
- Arrivo a Metropolis, tra le prime cose che fa in redazione è risistemare la valigia col cambio di abiti civili nello sgabuzzino/spogliatoio usato nei cartoni animati
- Lois Lane viene salvata per l’ennesima volta da un aereo che precipita, prima di lasciare i passeggeri Superman dice che “volare è ancora il modo più sicuro di spostarsi”, quando Superman/Reeves lascia Lois/Kidder sul tetto del Planet le dice che “volare è il mezzo più sicuro…”
- Lois stravolta dagli avvenimenti non riesce a fermare un taxi e viene aiutata da Clark che “fischia forte”, nel ’78 l’impacciato Clark Kent da poco assunto al Planet non riesce a fermare un taxi, situazione risolta dalla Lane che fischia alla pecorara
- Veniamo alla rapina coi fuggiaschi sul tetto con le due gatling che sparano su Superman. Scena eliminata dal film del ’78 mentre nel fumetto accadevab nei primi anni di attività del supereroe, quello che alla fine della scena gli spara nell’occhio è evidentemente l’unico pirla sulla Terra che non conosce Superman.
- Superman salva Kitty Kowalsky (la fidanzatina di Luthor) dall’auto impazzita fermando l’auto come ha fatto in Action Comics 1, nella sua prima avventura in assoluto, nell’ufficio di Perry White c’è una foto (non fatta da Jimmy) che ne riproduce la copertina.
- L’incontro sul tetto del Planet tra Lois e Superman richiama l’incontro sul terrazzo di Lois del film del ’78 anche lì Superman dice a Lois di non fumare, più che una citazione questo è un vero elemento di continuity col primo film
- Durante la crisi finale abbiamo le iconografie del Superman nuovo Titano moderno che salva la sua città, solleva il globo del Planet come Atlante sorregge il mondo, poi compie la prima scelta difficile lasciando che Richard White vada al salvataggio di Lois e figlio per occuparsi dell’onda che sta per colpire Metropolis; e ancora come Atlante solleva un intera isola che sfaldandosi rivela il suo cuore di Kryptonite, regalandoci la visione della Pietà.
- La scena dei tentativi di rianimazione viene diritta dal fumetto tutta la sequenza, incluso il tentativo di defibrillarlo, viene fatta durante “La morte di Superman”, nel film comunque Superman non muore ma va solo in coma
Al momento questo è quanto. Se qualcuno ne sa di più e vuole contribuire può farlo commentando il post, eventuali aggiunte le farò dopo la visione del film su DVD.
Aaaah, ecco perchè quel flash della macchina mi risultava in qualche modo familiare…
Grazie, Sheldon: tutto molto utile 🙂
Ehm… l’articolo lo leggo un’altra volta 😛 non ho ancora visto il film!
miii, non sapevo nemmeno che continuassero a fare film su superman! 😀
Finalmente l’ho visto pure io! Non ricordo assolutamente nulla dei Superman precedenti, ma di sicuro questo è quello che mi è piaciuto di più.
Le curiosità che hai scritto sono molto interessanti, ovviamente io non mi ero accorto di nulla o quasi. Sono curioso di leggere La morte di Superman.
Cerca anche “Funerale per un amico”, la mini che la seguì, c’è la parte relativa a Jonathan Kent che merita, mentre i quattro Superman li puoi leggere a balzi che sono solo un riempitivo per giustificare l’interregno, ovviamente (ma tocca spoilerarti una cosetta), non puoi mancare la distruzione di Coast City se sei un fan di Lanterna Verde.