premetto che ho letto Clipart un paio di anni fa, lo recensisco solo adesso perché solo adesso ho un sito ben avviato; perché la stessa Eliver lo sta rilasciando gratuitamente come audiobook e lo sto ripassando volentieri e perchè, in seguito all’ascolto del podcast, ho finalmente letto il suo seguito: Beginning, che conclude e, in un certo senso, completa il precedente romanzo.
Al solito, avviso chiunque non voglia anticiparsi nulla di uno o di entrambi i romanzi di non proseguire oltre.
Clipart. Qualcuno tenta di estorcere denaro a David Xander. Il proprietario delle Xander Enterprises è un pezzo grosso e rispettabile membro dell’alta società della City, una clip video lo riprende in situazioni compromettenti durante un festino a base di droga e sesso da lui organizzato. Xander ha un’immagine pubblica integerrima e il contenuto di quella clip potrebbe compromettere tutto. Il ricattatore commette l’errore di non accontentarsi, per questo il businessman gli sguinzaglia contro la sua squadra di sicurezza capitanata dalla sua guardia del corpo personale: Alexandra Hill. Alex, ragazza indurita da un’infanzia difficile, ha un unico grosso difetto: si scioglie come neve al sole quando si tratta del “capo” di cui è follemente innamorata, tanto da bersi qualunque menzogna le dica.
Parte la caccia alla ricattatrice ma durante la missione Alex saprà guardare oltre la cortina fumogena creata ad arte da Xander e a diventare la sua nemica più determinata, porterà a termine a modo suo la missione decisa a farla finita con Xander, ma sul più bello questi la riporterà a se con un condizionamento mentale.
Ecco questo è il punto debole di un libro che si fa divorare fino all’ultima pagina, io non amo i finali che restaurano le situazioni iniziali dopo averti quasi promesso il contrario. Clipart è uno di questi, purtroppo.
A salvarlo ci pensa Beginning, secondo romanzo della serie in cui scopriamo un’altra malefatta di Xander, ma stavolta ha pestato i piedi a qualcuno troppo forte e per questo è a rischio attentato. Per aiutare la sua squadra viene assunto un marine che avrà il merito di far schiodare Alex dalla sua infatuazione per Xander il Terribile. Alla fine i cattivi le prendono, i buoni vincono ma Alex si gioca le sue possibilità col soldatino durante una vacanza/missione in orbita con nottata a luci rosse.
Sperando di essere stato sufficientemente nebuloso soprattutto sul secondo romanzo, ancora disponibile da scaricare sul sito dell’autrice (EDIT 2015) ripubblicato col titolo di Reveng3 su Amazon Kindle, andiamo ad analizzare le avventure di Alexandra Hill e soci.
I comprimari hanno tutti una loro storia e sono tutti ben caratterizzati; dai due mastini: Lobo e John, colleghi di Alex incaricati di “menare le mani” a Rue, giovane hacker agorafobica, la “recluta” del gruppo che vive in un furgone superaccessoriato. David Xander è praticamente la versione cyberpunk del Lex Luthor anni ’80: uomo d’affari con una facciata rispettabile ma marcio fin dentro l’anima, le missioni si susseguono lisce fino all’obbiettivo con pochi colpi di scena ben calibrati per tenere alta la tensione, in Beginning si insiste un po’ troppo sui risvolti romantici tra Alex e “Big Jim” Donnel, ma almeno stavolta Alex riesce a vendicarsi del suo capo. Il finale è aperto, sistemati i cattivi Alexandra decide di pensare per una volta a se stessa e alla propria felicità.
Fermandosi a Clipart, il finale scelto è da episodio pilota, che serve a permettere la prosecuzione di una serie nella stessa ambientazione e con rapporti immutati tra i protagonisti. Beginning, proseguendo la serie, risolve la cosa rimettendo tutto in gioco e concludendo le vicende sentimentali di Alex nel modo “giusto”, anche se non recupera i ricordi cancellati (c’è ancora una pallottola destinata a Xander che non è stata neppure messa nel caricatore, pazienza)
Se volete un libro che si legge d’un fiato e che ti fa arrivare alla fine col desiderio di saperne ancora, Beginning dovete leggerlo, Clipart al momento è disponibile solo come audiolibro scaricabile da qui, il volume edito da Delosbooks è esaurito da tempo.