Disegni: Antonella Platano
Attenzione, il presente articolo contiene dettagli sulla trama chi non avesse letto l’albo e non vuole conoscere particolari che possano rovinargli la lettura non continui oltre.
Finalmente un Gigante che si fa leggere volentieri dall’inizio alla fine.
Avventura che si svolge nella Timeline della serie regolare (che sembra influirà sulla prossima saga che ci porterà al numero 200), un’avventura che non vede la partecipazione di altri agenti Alfa, fatta eccezione per una comparsata di Sigmund all’inizio dell’ultimo atto.
Ostini tesse una trama incentrata su tre archi narrativi strettamente intrecciati fra loro e il cui fulcro è Nathan, oltre alla missione dell’agente Alfa c’è quella della guerriera Maori Asja e, strettamente collegate a quest’ultima, le trame dei clan mafiosi della Città Bianca.
Il ministro della Giustizia della Città Bianca vuole dare un giro di vite alla criminalità organizzata del suo Paese per far in modo di attivare un sistema di aiuti internazionali che incentivino il commercio estero, per far questo presenterà una proposta di legge in parlamento e fino ad allora vuole una guardia del corpo degna di fiducia: Nathan Never. Queste le premesse della storia, la storia A. La storia B vede Asja, ritiratasi insieme ad altri Maori nella Città Bianca per studiare le balene, avere dei sogni che mostrano uno scorpione che uccide una balena; Quando il suo uomo viene inspiegabilmente ucciso dovrà venire a patti con il suo retaggio e andrà a caccia dello scorpione, il cuore nero del titolo, aiutata da Never.
A decidere il corso degli eventi, il rapimento di Sonja, la figlia del ministro, ad opera del “cattivo” per evitare che la proposta di legge venga presentata, porterà la ragazza a vivere una storia simile a quella di Ann Never, questo porterà Nathan a reincontrare i personaggi dell’avventura precedente tra cui il Margravio che lo aiuterà a risolvere il rappimento e a entrare nella fortezza dello “Scorpione”.
Il ritmo è serrato, nessun colpo di scena particolarmente eclatante ma una storia lineare senza essere banale che procede agilmente tra le tre vicende che si alternano nelle tavole; la componente sovrannaturale è marginale e poco risolutiva (certo se non fosse per la balena…): con o senza fantasmi il finale sarebbe stato lo stesso, ma grazie a loro l’Agenzia Alfa ha guadagnato una nuova agente. Droga, raporto tra padri e figlie, tradimenti e onore mafioso, fanno da sfondo a tutto questo dando un corpo alla solita storia poliziesca che ormai Nathan Never vive a numeri alterni sulla testata regolare.
Ostini è fissato con questa Asja!
Adesso ce la possiamo beccare anche una volta l’anno.