Se c’è un genere notoriamente bistrattato nel nostro paese questo è la fantascienza. Slot televisivo preferito dalle TV generaliste è sempre stato quello notturno, Babylon 5 ha anche goduto di una messa in onda schizofrenica dalla RAI (mica l’ultima delle emittenti). Le prime due stagioni invertite, la terza sa la sono dimenticata e le ultime due in ordine, un doppiaggio discutibile è stato la ciliegina su una torta indigesta anche a chi la fantascienza la seguiva abitualmente. Molti hanno seguito la serie in originale, nel giusto ordine e recitata come si deve, chi l’inglese non lo capiva ha dovuto sperare in un miracolo.
Quest’anno San Giusto (Toni) ce lo ha concesso: Babylon 5 viene trasmessa su Jimmy ogni lunedì alle 21, nel giusto ordine con il doppiaggio delle prime tre stagioni rifatto e con tutti gli episodi in ordine. Alleluja!
In Italia però ci sono molti fans che la serie la conoscono e questo rifiorire li porterà allo scoperto, sui forum si tornerà a parlare delle vicende narrate e chi è rimasto indietro si troverà a dribblare anticipazioni o a doversi districare tra commenti altamente soggettivi tipici di forum e similari.
La soluzione (o meglio, una delle soluzioni) per cui ho optato io è il libro in fotografia: il terzo volume della collana I Telenauti di Delos Books, scritto da Luigi Rosa, noto ai Trekker della Penisola per Hypertrek, ci guida per le cinque stagioni, spin-of e film TV, di quella che può considerarsi l’antitesi di Star Trek a livello sia ideologico che realizzativo.
La prima cosa che salta all’occhio nelle prime pagine, superata la prefazione di Angelica Tintori, è uno SPOILER WARNING grande quanto B5 stessa. Siamo stati avvisati, se le anticipazioni ci danno fastidio meglio continuare di pari passo alla messa in onda di Jimmy; per me, che considero uno spoiler letto come un tramonto raccontato a voce (vederlo è tutt’altra cosa), il problema non si pone e mi sono tuffato nella lettura della guida.
L’analisi della serie procede per stagioni con i compendi critici, riferiti alla serie in generale, disseminati uno per stagione; curiosi i due box con le similitudini con DS9. Le traduzioni dei dialoghi riportati nella guida agli episodi sono dello stesso autore, non potendo usare quelle nuove; i dialoghi citati sono per la maggior parte quelli di Susan Ivanova, evidentemente il personaggio con le battute (e il carattere) più taglienti, seguono a ruota quelli della coppia Londo Mollari/G’Kar, altro fulcro narrativo della serie. I film TV, aggiunte al grande affresco delle cinque stagioni della serie principale, sono trattati rapidamente nel penultimo capitolo e ci viene detto qualcosa anche su The Lost Tales: serie di DVD Movie attualmente in produzione; l’ultimo capitolo è per l’incompiuta Crusade.
Babylon 5 è una serie fatta tutta ad archi narrativi strettamente intrecciati tra loro e la guida collega tutti i dettagli seminati nei vari episodi rendendo chiara la visione d’insieme (e qui si colloca la metafora del tramonto raccontato di sopra), facendo sì che chi salti qualche episodio o proprio non ha memoria per i dettagli non perda le sfumature (Speriamo che i DVD nuovi non si facciano attendere troppo).
Chi la serie la sta rivedendo troverà in questa guida un veloce strumento per ripassare i vari elementi costitutivi dell’universo di Straczynski oltre all’elenco di libri, fumetti e colonne sonore.
Babylon 5 ci dovrebbe tener compagnia per i prossimi cinque anni, tornerò certamente a parlarne in futuro, adesso penso a guardarmene una stagione prima di trarre le mie conclusioni, stando a quanto letto dovrebbe piacermi.
La prima stagione, come sempre, parte piano e le puntate degne di nota IMO sono pochine.
Ma non demordere! Sarei curioso di rivedermi la puntata su Babylon 4, che con il vecchio doppiaggio non si capiva nulla!
E chi demorde, direi che di puntate interessanti ce ne sono state e Londo ormai m’incuriosisce. Tu l’hai vista tutta o hai visto la “RAI Version”?
RAI version purtroppo. Se ti piacciono queste prime puntate sei a cavallo! Molto a cavallo!
Un personaggio per me fantastico è Lennier. Davvero piatto invece il capitano Sinclair, ma verrà presto sostituito dal grande Sheridan.
Ivanova non è male, ma il fatto che non abbia concluso con la quinta stagione me l’ha fatta scendere di posizioni. Grandi anche Garibaldi, G’Kar, Londo, Vir e Marcus Cole (che però ho visto davvero poco).