Sto guardando a tappe forzate la terza stagione di Star Trek DS9, tra i sei episodi visti venerdì scorso c’era Meridian, la cui storia principale l’ho sempre catalogata tra quelle molto improbabili, praticamente impossibili (e non mi riferisco al pianeta che si sposta tra due dimensioni), buone solo per valorizzare la bellezza di Jadzia Dax…
Stavolta quella storia mi sapeva di già… vissuta. Un colpo di fulmine da manuale, una distanza incolmabile (nella storia è un’altra dimensione), una lontananza per un periodo di tempo tanto lungo da rendere impossibile l’attesa per chiunque. Anni fa quando ho visto l’episodio per la prima volta lo trovai simpatico ma poco memorabile (mi ricordavo giusto la battuta sulle macchie dei Trill che arrivano “fino in fondo”), stavolta sono stato punto sul vivo.
Stiamo ai due opposti della penisola, ci vediamo per quattro giorni ogni anno e ci parliamo per email tanto poco che ancora non sono riuscito a dirle niente (nella finzione almeno il colpo di fulmine è bidirezionale), lei non ha motivo di cercarmi, io non ho la scusa per cercarla e ne sono ancora cotto che solo leggere il suo nome tra i mittenti della posta elettronica mi manda in tilt per dieci minuti buoni, nome che però non compare da mesi.
Mancano ancora nove mesi al riallineamento delle nostre “dimensioni”, ma quando ci rivedremo sul pianeta Deepcon chissà se ci saranno ancora le stesse condizioni o per qualcuno di noi le cose saranno cambiate.
Di certo a ogni cardassiano esagitato gli sparo a vista. 😉
Guarda… da “Hearth of stone” mi sono immedesimato molto nella storia d’amore tra Kyra e Odo. Uguale uguale, compresi Vedek Barail (muori!) e quell’altro.
Il finale è stato all’incirca come His Way…
Sono così “odoso” che mi attendo di essere richiamato al mio pianeta natale!
Beh, di Odo al momento c’è solo la questione “lei non sa”. rivedendo la stagione comunque si nota fin da subito la simpatia per Odo da parte di Kira, così come fin da subito ho capito di non aver speranze (vedi post successivo)