Sono alla fine dell’infornata di libri fatta in Deepcon lo scorso marzo. Il parziale trasloco dei miei libri causa tinteggiatura di tutta casa ha interrotto il normale flusso che mi avrebbe fatto finire i tomi prima della fine della primavera.
Ho appena finito Wakati Ujao (Futuro africano): antologia di racconti curata da WebTrekItalia, i cui proventi sono destinati ad Amref Italia.
Come recita il titolo della raccolta, il comune denominatore delle opere pubblicate è il futuro del continente africano e dei suoi popoli. Il volume parte benissimo con un racconto di Donato Altomare, l’ambientazione futuristica fa da sfondo a una plausibile storia di “ordinaria fantascienza” con un pizzico di animismo tecnologico; purtroppo alcuni degli autori lo hanno inteso in senso retorico con premesse non molto verosimili (un bambino rwandese degli anni ’90 che sogna proiettori olografici, per dirne una) facendo un autocelebrazione ideologica fine a se stessa delle potenzialità dei popoli africani, per fortuna però sono la minoranza e il livello qualitativo delle storie torna alto nella seconda metà dell’antologia.
Una cosa che disorienta è la mancanza di uniformità dello stile tipografico, L’antologia, si nota fin troppo, è stata composta in fretta, forse per distribuirla il prima possibile tramite il servizio di stampa e distribuzione di Lulu.com presso cui è possibile acquistarla; gli stessi racconti avrebbero avuto bisogno di qualche revisione in più, troppi gli errori, le note di revisione e i periodi contorti rimasti, niente che non salti fuori a una prima lettura attenta.
Messa quasi in appendice l’unica poesia della raccolta, scritta da Angelica Tintori, si distingue per la descrizione dell’odierna situazione africana più che di uno spaccato di quella del futuro con pennellate rapide, quasi rasoiate, estremamente sintetiche e dirette.
L’unico appunto forte che si può fare al volume è proprio la fretta con cui è stato realizzato, una revisione più accurata dei testi e un’uniformità di stile tipografico avrebbero reso più piacevole il procedere della lettura.
Il volume stampato da Lulu non sembra dei più solidi, quindi fate ben attenzione a non aprirlo troppo