Vista e archiviata anche la sesta stagione di Smallville, passo a commentarla brevemente.
Come sempre chi ancora non l’avesse vista e non volesse sapere nulla, eviti di leggere oltre.
La sesta stagione è quella dei grandi incontri, gli autori non paghi di aver demolito la continuity di Superman, danno due colpi di pialla anche ad alcuni esponenti della Justice League.
La quinta stagione aveva comportato alcuni sacrifici in termini di personaggi (Pa’ Kent) ma la storia era rimasta confinata nell’universo narrativo di Clarkino e famiglia, poi hanno cominciato a fargli visita dei futuri colleghi, erano solo degli incontri occasionali e così alla fine dell’episodio a Smallville Clark restava l’unico eroe. Purtroppo gli episodi son venuti anche troppo bene e nella sesta stagione hanno deciso bene di rincarare la dose.
Freccia Verde per metà degli episodi, il ritorno degli altri eroi visti in precedenza in quello centrale hanno spostato di molto il baricentro che avrebbe dovuto avere la stagione se avesse seguito la trama kriptoniana nuda e cruda con contorno di matrimonio Luthor.
C’è in sostanza un arco narrativo di troppo. Intendiamoci, dei tre io avrei ridotto all’osso il polpettone del matrimonio ponendo l’accento sul percorso formativo di Clark come filrouge della serie, mantenendo come arco principale della stagione la caccia ai fantasmi con e senza il contributo della JLA (e di un non accreditato Martian Manhunter). Hanno preferito accontentare gli ormoni dei teenager, pazienza, so di essere io quello fuori target. 🙂
Personaggio fuori luogo dell’anno: Jimmy Olsen.
Diciamo addio (almeno su Terra-Smallville) alla possibilità di un giovane Olsen che cresce al Daily Planet tenedo come esempio i due reporter di punta, ci viene presentato un tipo presuntuoso, coetaneo dei nostri eroi, che dell’originale ha solo l’imprudenza. Sparisce proprio nell’episodio in cui diventa simpatico (Welling che fa il verso a Reeve va apprezzato, almeno per il coraggio dimostrato), peccato.
Lois Lane/Erica Durance diventa personaggio fisso e riesce a salvare un bel po’ di situazioni da sbadiglio cronico; conto di vederla in originale per capire se è lei che recita bene o gli autori che la caratterizzano in modo convincente. Finalmente diventa reporter.
Lana/Kristin Kreuk meglio del solito, ma Barbie resta meglio.
Lex Luthor/Rosenbaum. Finalmente vediamo il Luthor che conoscevamo dal fumetto, adesso deve solo scordarsi di Clark Kent. Lionel aspettiamo e vediamo dove va a parare nella settima.
Special Guest Star della stagione è Lynda Carter, già Wonder Woman nell’omonimo telefilm anni ’70. È la madre di Chloe, che si scoprirà mutata da kryptonite, ma la tiara dorata dell’amazzone non sfigurerebbe. Magari facesse Ippolita nel film prossimo venturo.
Nella stagione attualmente in corso negli USA sapremo come si risolverà il cliffanger con Bizarro, vedremo Supergirl e accoglieremo tra i “passanti” Dean Cain, il Clark Kent/Superman degli anni ’90. Che lo sciopero degli sceneggiatori ci protegga!