Grazie ad un inserzione poco chiara su ebay, ho trovato un iPod Touch 16 GB usato (graffiato dietro, ma niente di più) a 270 Euro. Preso. In un paio di giorni ho già caricato la batteria due volte, uso intensivo del wi-fi e tre ore circa di video suddivise tra libreria iTunes e Youtube, poco meno di due ore di ascolto tra podcast e tracce musicali (ho 2,5 GB di musica regolare, chi l’avrebbe detto) non si può dire che l’abbia tenuto a riposo.
Nei prossimi giorni questo post si andrà arricchendo di foto e aggiornamenti sui test che mi mancano (pochi), adesso vi elencherò, applicazione per applicazione, pregi e difetti del “sistema” iPod touch accoppiato ad un computer della Mela (specificazione d’obbligo visto che guadagna e perde alcune funzioni a seconda della piattaforma a cui si collega).
Prima di cominciare, una doverosa premessa, quanto dirò adesso vale fintanto che non sarà rilascato il firmware 2.0 dopo la prima decina di Giugno, con questo nuovo firmware le possibilità di utilizzo esploderanno, rendendo iPhone e iPod Touch due veri palmari. La recensione del firmware 2.0 dovrebbe andare in un post a parte.
Apple iTunes: la centrale multimediale e non solo. iTunes è il programma ufficiale (c’è anche Yamipod ma non è compatibile col Touch) per gestire gli iPod e tutto quanto c’è di multimediale sul computer, oltre ad essere il portale per la vendita online di musica, film e serie TV, su Mac è legato a doppio filo con QuickTime, su Windows e meno integrato al sistema operativo per cui ha un sacco di processi residenti che tendono ad appesantire il SO (per questo, se non si usassero iPod e non si acquistasse da Apple, meglio lasciarlo perdere). Le regole sono queste:
- Ogni account iTunes può avere un massimo di 5 computer autorizzati e un numero infinito di iPod
- Ogni computer ha la sua libreria iTunes (insieme di file multimediali riprodotti dal jukebox).
- Un iPod può ricevere solo da una libreria ben precisa alla volta, cambiando computer i contenuti dei dispositivi portatili vengono azzerati e sostituiti con quelli del nuovo computer.
- Un iPod può trasferire il proprio contenuto ad una libreria differente da quella “madre” purche entrambe appartenganoi allo stesso account (questo è garantito dal DRM o per le tracce iTunes Plus dai metadati del file, i normali MP3 “non sono autorizzati”) di conseguenza è bene considerare un iPod un binario morto per quanto riguarda la gestione della musica.
Per gestire i dati si usi iTunes, masterizzando e facendo backup regolari, cercate di evitare tracce con DRM e conservate sempre una copia pronta all’uso del contenuto del vostro iPod che non arrivi dallo Store. In sintesi, usiamolo pure, soprattutto sotto OS X è uno strumento versatile e semplice da usare come jukebox digitale, ma non facciamoci troppo affidamento o si rischiano le proprie tracce.
La versione inclusa nel Touch è quantomeno controversa. è chiamata “Wi-Fi Store” e serve a comprare musica direttamente dal dispositivo, funziona esattamente come il fratello maggiore, ma ha l’unico neo di essere limitato alla musica quando si sarebbero potuti gestire anche le sottoscrizioni ai podcast, per giochi e applicazioni è già previsto l’AppStore, ma ne riparleremo quando analizzeremo le novità del firmware 2.0 al quale è destinato.
La parte iPod. Cosa c’è di meglio della click wheel? CoverFlow, che domande! Si ha tutta la propria musica in punta di dito, non importa il quantitativo non impiegherete che pochi secondi per trovare ciò che volete ascoltare, imppostare una playlist al volo (si chiama playlist On-The-Go l’unica playlist modificabile dal dispositivo, funzione comune a tutti gli iPod comunque), Per quanto riguarda la musica gli unici difetti li eredita dalla gestione imposta da iTunes, ma difetti grossi non ne ha (se non vi servono i file OGG, almeno o i WMA protetti). Sto ancora conducendo qualche esperimento di sincronizzazione avanzata per evitare cancellazioni involontarie. Oviamente mi si potrà obbiettare che per il prezzo che ha, l’iPod deve essere perfetto. Giusto ma dei vari lettori mp3 che ho usato la linea Apple è senza dubbio la migliore, aspetto di provare uno Zen di Creatives per vedere se la classifica va aggiornata ulteriormente.
Video sullo schermo più grande mai montato su un iPod. Ma ottenere un video che ci giri non è sempre cosa di due minuti, fortunatamente esistono molti tool gratuiti di connessione portarsi in tasca una manciata di ore di cinema e serie TV e poterle guardare su uno schermo luminoso e ben contrastato fa dimenticare che lo schermo è piccolo da stare nel palmo di una mano e magari non si riesce a posarlo da qualche parte restando con un’angolazione ottimale, inoltre le inevitabili ditate adesso danno fastidio, mettete una pellicola allo schermo e pulite per bene la superfice.
Foto. Pensavo di poter importare le foto in formato nativo (in modo da poter distribuirle direttamente da lì), ma niente da fare. Pazienza, il sistema multitouch qui si esprima al massimo e l’accelerometro aiuta ad avere sempre la larghezza dello schermo ottimale per ogni foto. Ho guardato le 240 foto della Deepcon con una comodità incredibile, zoomando sui particolari rapidamente e con la possibilità di spedire la foto tramite la posta elettronica (di cui parlerò diffusamente più in basso) o di impostare una foto di sfondo per le schermate di sblocco dello schermo tattile o per mettere “la faccia” ai contatti in rubrica. Insomma uno strumento ben integrato nel sistema che magari andrà potenziato (quando dovesse ssere disponibile hardware più potente e memorie più capaci) per un uso più professionale (una sorta di iPhoto Touch), ma come gestore di portfolii è promosso a pieni voti, visto che sa usarlo anche una bimba di un anno.
Safari. Un gigante dai piedi di argilla, questo è il tanto osannato browser multitouch. Si becca subito il 5 e mezzo e adesso spiego il perchè. Safari è un programma centrale della piattaforma, si occupa di visualizzare i documenti e di eseguire le web app che estendono le funzionalità di iPod Touch/iPhone, almeno fino all’avvento del firmware 2.0, adesso abbiamo scherzato suvvia. Se voglio un password wallet dove appuntarmi dati sensibili lo voglio in locale non sperduto su un server che magari io non posso raggiungere alla bisogna mentre un hacker può bucarlo senza che io me ne accorga (e il gestore figurati se dice qualcosa, se nessuno se ne accorge), ci vogliono applicazioni serie da affiancare alle web application del web 2.0, si ma senza esagerare.
Il Web 2.0 è proprio uno dei talloni di Achille di Safari, non avendo Flash e Java (Apple, Adobe e Sun, svegliatevi, vi prego) i siti fatti con Flash o Java sono vuoti, il supporto completo ce l’ha solo javascript e, ovviamente, ajax. Quando funziona (e i siti con contenuti totalmente in Flash o Java non sono tantissimi), però va alla grande, frutta le capacità di zoom dell’interfaccia e il caricamento delle pagine è veloce (Wi-Fi su ADSL 4Mega), da gennaio ha le webclip: le pagine vengono memorizzate nel formato desiderato (selezioni zoomando una porzione di pagina e la memorizzi) per ritrovarcela rapidamente sulla Home del dispositivo come un’applicazione a se. Per certi siti questa funzione diventa quasi un web app creator.
Tramite Safari dovrebbero essere gestiti anche i documenti (Word, Excell, PDF e formati multimediali suportati), qui si fa notare una grossa differenza rispetto agli altri modelli di iPod: manca la modalità disco, quindi è impossibile caricare file da leggere poi sul dispositivo e tocca arrangiarsi visualizzandoli tramite internet (web ed email), ho testato la visualizzazione di un PDF realizzato con Anteprima di Leopard e l’effetto è decisamente gradevole (vengo da una traumatica esperienza su Palm OS Garnet e finalmente ho i PDF in palmo di mano, zoomabili a piacere senza aspettare tempi biblici).
Per il resto il programma è analogo alla controparte per Mac, reader RSS compreso.
Edit 2008.05.20
Il reader RSS è gentilmente offerto da .Mac (nel senso che io non sono abbonato al servizio), e non mi mostra l’aggiornamento del feed (non è un servizio come Google Reader, ma una redirezione banale degli iperlink RSS). A una lista degli articoli riassunti, segue la visualizzazione dell’articolo singolo com’è realmente nel feed.
Un’ultima cosa sulla compatibilità di alcune applicazioni web. TinyMCE, editor predefinito di WordPress, funziona solo in modalità HTML. Scrivere queste poche righe è stato faticoso anche per la visualizzazione della finestra più larga del necessario.
Il calendario non riserva grosse sorprese se non per il fatto che sull’iPod al contrario dell’iPhone, provvisto di altoparlanti adeguati non si sentono gli avvisi a meno che non s’indossino gli auricolari. Nella norma rientrano anche Contatti e Note, applicazioni perfettamente integrate nel sistema come un normale palmare. Borsa e Meteo sono widget praticamente identici alla versione per dashboard di Leopard l’orologio mostra uno sull’altro gli orari di località scelte (io ne ho 4, ma possono essere anche di più, scorribili con un dito), mentre la calcolatrice è la versione virtuale di quella regalata dal Dash si è preferito il widget ad una calcolatrice un po’ più complessa e più utile (una versione scientifica, visto che è un oggetto da geek, non avrebbe guastato)
Mail è la reale delusione del bundle software. Ottimo per leggere le maiil in arrivo, frana completamente nel composer. Dico subito che bastava portare per intero le opzioni di composizione del fratello maggiore e si sarebbero evitate queste critiche. La risposta supporta solo il top quoting (praticamente la risposta si scrive sopra il messaggio a cui si risponde), a meno di non rinunciare alla firma automatica (un’unica firma per tutti gli account contro le molteplici firme divise per ogni acount della versione Mac). Come ciliegina sulla torta Mail supporta solo l’invio in HTML e non è possibile mandare messaggi in testo semplice, e a questa cosa non sembra esserci rimedio, almeno fino al rilascio del prossimo firmware, dopodicchè o Apple aggiorna la sola postale o prenderò un altro client email tanto per provare il nuovo Application Store.
Le due perle, piccole quanto si vuole, ma ottime sono le Mappe di Google (dettagliate da rivaleggiare con quelle di Google Earth) e il browser/player di YouTube. Partendo da quest’ultimo, notiamo che ha la scomodità di non essere associato ai portali nazionali del provider di video online, per cui un link che inizi per it.youtube… aprirà Safari e non il browser/player, altra cosa è l’impossibilità di usare il proprio account Youtube per sincronizzare i preferiti (o usare direttamente quelli online), anche qui ci vorrebbe una raddrizzatina al software, ma i video si vedono benissimo (potrebbero essere ottimizzati apposta per l’iPhone), Google Maps ha la gestione dei percorsi e per chi ha l’iPhone il tracciamento della propria posizione tramite triangolazione delle microcelle, ci sarebbe anche la possibilità di triangolare gli access point ma solo se il provider che li gestisce lo consentisse (magari Telecom aggiornasse la paccottiglia di Alice…).
C’è una cosa che mi lascia perplesso: Il Touch è l’unico iPod a non avere la modalità disco, ce l’hanno lo shuffle e il Nano ma non il Touch. Perché? la mancanza di tale funzionalità non inficia solo l’uso come chiavetta maxy ma anche la possibilità di una gestione della musica più personale (fattibile sugli altri, quindi non ci sono problemi di licenze). Mi vien da pensare che sia per non permettere l’installazione di applicazioni terze, ma per ovviare a tutto quanto basta istallare Ziphone, quindi Apple ha dato solo la zappa sui piedi ai suoi utenti onesti. 🙁
Queste sono le mie impressioni su uno dei gadget più cool e discretamente utile, sicuramente innovativo nell’uso e nella gestione dei vari contenuti mulrtimediali, le funzionalità internet sono fortemente compromesse dalla politica dei lucchetti usata da Apple per il primo periodo di vita di iPhone, sembra che questa politica sia stata fortemente rivista e con la prossima apertura ad applicazioni di terze parti (il firmware 2.0 è un sistema operativo a tutti gli effetti) sta per trasformare il miglior player sulla piazza in un palmare che rischia di farmi scordare quelli di Palm e se scavaste nei newsgroup palmisti potreste farvi un’idea di quello che ho appena scritto. Prossima puntata: l’evoluzione portata dal 2.0 e Application Store.
Nota. Non c’è recensione più positiva del fatto che, più che scriverne o fotografarlo, sono 5 giorni che non smetto di usarlo.
Tutto quel cinema per sentire della musica su iTouch? Lo sanno quelli di Apple che per qualche decina di Euro vendono player non cosi’ fighi, ma che non rompono le scatole con i sistemi DRM? Io ho uno Zen (regalo) e in player Oregon Scientifc sottile grosso come una carta di credito con la radio: quando li uso premo PLAY e li metto in tasca. E quando mi rompo, li attacco ad un Linux e sostituisco gli MP3.
Sì le prime sincronizzazioni con iTunes sono drammatiche, poi va giù liscio e neanche te en accorgi, nella consueta semplificazione Apple. solo Mi hai fatto ricordare un altro difetto che aggiungerò nella recensione (mi sono dimenticato di aggiornarla ieri) Manca la modalità disco e quindi viene difficile la gestione manuale con drag and drop, possibile con gli altri modelli di iPod (che costano sensibilmente meno). Altra cosa che Apple deve aggiungere per farne una specie di Newton NextGen.
Per quanto riguarda i lettori di MP3 semplici… beh, non sono iPod, nel senso che il firmware vale il prezzo pagato proprio per quel connetti-aspetta-ascolta e per le funzioni di ricerca che al momento non ho trovato in altri player (ma i Creative mi mancano, lo ammetto).
Il prezzo che ho pagato, comunque, è giusto (270 €), adesso sarebbe una gradita sorpresa un’aggiornamento a meno di 50 euro (il prossimo è una major release, quindi dovrebbe essere a pagamento per iPod e, forse, gratuita per iPhone).
P.S. Eri finito tra lo spam 🙂
vai un po’ a testare http://www.better.it dall’iPod, va, così almeno mi fai lavorare
Ho fatto il test… ma non vale, avete il portale ottimizzato per iPhone. http://www.match-point.it non va, invece. (è stato il secondo sito che ho provato a lanciare in assoluto)
bellino vero… tutto frutto delle mie manine, nonstante l’iPhone mi faccia concettualmente schifetto
A
Bravo, la cosa ti fa onore, soprattutto perchè ti sei sciroppato Safari per Windows (salta il fosso, dai). L’iPhone può solo migliorare, l’iPod non è male, aggiustassero quel benedetto difettuccio di Mail sarebbe un discreto palmare già così… perchè non vi pubblicate nella directory Apple Web Apps che mancano contenuti italiani?
perchè ho dato le dimissioni ieri, con me il mio capo e il mio schiavo…
quindi sostanzialmente chi se ne frega. Appena saremo nella nuova azienda ci si penserà.