Angeli spezzati è il secondo libro del ciclo di Takeshi Kovacs scritto da Richard K. Morgan, di cui ho già recensito Bay City tempo fa.
Mentre il primo libro si occupava di problemi etici e filosofici come anima digitalizzata, ricerca della vita eterna e genetica/clonazione, in Angeli spezzati i temi si fanno più materiali e attuali nonostante lo iato di tre secoli che ci separa dagli eventi narrati (come a dire che l’umanità ricade sempre nei suoi soliti errori, variandone soltanto la scala di applicazione degli stessi).
Lo stile è sempre quello hard boiled di Bay City, sono passati alcuni decenni e Kovacs è tornato a fare il soldato per un gruppo di mercenari su un mondo ad anni luce dalla Terra, i personaggi sono quindi tutti nuovi tranne il “fantasma” della sua istruttrice Spedi.
Fulcro della vicenda sono i Marziani, che nel libro non sono omini verdi con le antenne ma un’evoluzione di rapaci, una sorta di aquile antropomorfe (da qui il termine di Angeli che dà il titolo al libro) e di una spedizione in cui il nostro viene coinvolto per trovare ed attivare un manufatto tecnologico di questa civiltà perduta. Il manufatto si trova vicino al fronte su un pianeta in cui è in corso una violenta guerra civile combattuta a colpi di armi di distruzione di massa.
Difficile dire chi siano i buoni in un contesto dove si distinguono solo macchie di un grigio più o meno cupo, i marziani e la loro tecnologia sono solo una scusa per muovere i personaggi su un territorio devastato dalla nuclearizzazione di una città per meri fini economici, con cambi di fronte e assoluta assenza di scrupoli. Ottica che rende sacrificabili anche le custodie della squadra di recupero se non addirittura delle pile corticali, sedi della coscienza individuale codificata. Ancora una volta la capacità di cambiare custodia (il corpo fisico) viene mostrato con tutti i (pochi) pro e i (molti) contro. La possibilità di torturare un individuo vivisezionandolo a morte, o scaricandolo in un contesto virtuale dove il tempo può essere accelerato o rallentato unito alla possibilità di ottenere corpi resistenti alle radiazioni o superpotenziati per il combattimento bilanciano ogni discussione sull’argomento. Le brutture tipiche di un conflitto tutto sommato locale sono raccontate da vari punti di vista, non solo le due fazzioni che si contendono il territorio ma anche tutta la fauna di armaioli gestori del mercato nero (c’è anche il mercato nero delle anime, quelle poche pile corticali che si salvano dai bombardamenti), agli idealisti che si accorgono tardi di trovarsi dalla parte sbagliata.
Alla fine non ci sono vincitori o vinti ma solo anime pronte al prossimo download.