Questo è quanto ho concluso dopo una giornata a bighellonare per librerie elettroniche. Una cosa che era nata per controllare la disponibilità di un titolo che in Italia difficilmente vedremo tradotto, riservandomi di acquistarlo se l’avessi trovato in un negozio diverso da eReader (che ha una gestione del DRM che stride con la mia carta prepagata).
Il libro su eReader.com lo trovo, leggo il prezzo e trasalisco. Vogliono quasi 25 dollari per un ebook? Ma è un prezzo da hardcover (infatti trovo l’edizione HC a poco meno di 30 Dollari) dopo aver cercato su altri store ed essermi anche un po’ incavolato per il prezzo della versione Kindle (15 Dollari, agevolazione per far diffondere il formato chiuso del lettore di Amazon) guardo anche altri libri e mi accorgo che le fasce di prezzo sono tre: una tra i 7 e gli 8 euro (il grosso dei titoli), una media intorno ai 12 euro e poi quella da 25 o poco più per le novità, come fossero libri cartacei.
La cosa che però non mi suona bene è che se ha senso per le pubblicazioni cartacee che vengono rilasciate in edizioni via via più economiche per attrarre la massa con prezzi popolari un edizione in copertina rigida ha un costo di produzione e di gestione magazino ben più alto di un paperback, per giunta stampato su carta di qualità peggiore e magari in caratteri e margini ridotti per diminuire il numero di pagine. Tutto questo, capite anche voi, non vale per un file, la cui edizione potrà variare al massimo per la grafica della copertina ma di certo le altre differenze non sussistono. E’ quindi un prezzo politico che le case editrici impongono agli store temendo la concorrenza di un formato più appetibile ma dai margini più ridotti (tolte le spese di editing e le varie percentuali non resterebbe poi molto su cui giostrare).
Tutto ciò mi fa ricordare la querelle Apple-Case discografiche per i prezzi di iTunes, Apple ha dovuto cedere alle pretese di queste ultime per eliminare i DRM con risultato che le vendite hanno registrato una lieve flessione (e qui parliamo di uno o due Euro di differenza), stiamo parlando però di contenuti senza DRM con licenza di conversione del formato sancito per contratto nella EULA, non di un file che si legge solo su determinati dispositivi e sono impossibili da copiare perchè hanno un DRM che magari ne rende più complessa la gestione e l’archiviazione. A sto punto aspetto che il prezzo cali o, se riuscissi a fare un salto oltre Manica lo compro in libreria (ma poi la franchigia del bagaglio è a rischio). Ancora una volta l’editoria si mostra avida oltre ogni buon senso per paura verso un sistema di distribuzione che potrebbe invece favorire la distribuzione legale delle opere prodotte. Attenti però che se prendete un palo in mezzo agli occhi, noi ve l’avevamo detto.
L’ho detto a Kevin J. Anderson, che mi ha risposto che 25$ è un prezzo ridicolo per un ebook. Mi ha anche detto che la versione Kindle costa 9,99, ma in effetti – almeno ora – costa 15. Può essere che all’inizio costasse meno.
In USA come sai il mercato dei libri ha questo meccanismo, prima escono i rilegati, cari, poi escono i tascabili economici. Nella prima fase probabilmente l’editore impone un prezzo alto anche all’ebook. È un po’ come funziona da noi per i dvd: escono prima in versione ufficiala a 20/25 euro, poi scendono o vanno in edicola e finiscono per costare intorno ai 10.
In sostanza, paghi la possibilità di poter leggere il libro sei mesi prima. Personalmente non credo che sia una tecnica particolarmente saggia, ma è anche vero che fa durare i libri un po’ di più.
S*
Come l’avevo capita anch’io. Beh intanto che aspetto (do comunque la precedenza al cartaceo in italiano, tenendo i digitali per ultimi) mi guardo anche qualche dispositivo e-link a prezzi umani (al solito, le offerte le fanno solo oltre oceano)