Recensione breve.
Il giuramento delle Lanterne Verdi recita:
« Nel giorno più splendente, nella notte più profonda
nessun malvagio sfugga alla mia ronda
colui che nel male si perde
si guardi dal mio potere, la luce di Lanterna Verde! »
Ora cari poliziotti cosmici muniti di anello, mi spiegate ‘ndo ca##o stavate mentre una banda di Kryptoniani devastava una città senza che quel fesso in tuta blu facesse nulla per evitarlo, anzi contribuiva abbondantemente alla demolizione?
Non sono ammattito e non ho sbagliato film, se non temete spoiler, ve lo dimostro nella recensione lunga qua sotto.
La prima metà del film scorre via abbastanza in fretta, non senza qualche buco di sceneggiatura un po’ troppo evidente e un montaggio che taglia su momenti topici, come una sinfonia in cui parte un nuovo movimento due note prima di un crescendo ben preparato. La mia parte fanboy ha urlato alla risposta data da Jonathan Kent al figlio che chiedeva se avesse dovuto far morire i propri compagni caduti in un fiume con lo scuolabus (la scena che si vede nei trailer, per intenderci). Ce la menate con la storia dell’alieno da accettare da non temere e poi quello che per settantacinque anni è il responsabile dell’educazione “umana” di Kal El gli insegna a disprezzare la vita umana pur di nascondere la sua natura. Proprio un alieno a cui affidare la propria vita questo nuovo Kal El, ci sarà proprio da fidarsi di un tipo così!
Altro punto sconclusionato è quello che riguarda la Fortezza della Solitudine: cose che accadono non per senso logico ma perché ha deciso così lo sceneggiatore, continuo cambio di punto di vista, oltre ai flashback che spezzano troppo la narrazione, impediscono allo spettatore di immedesimarsi emotivamente alle vicende del film. aggiungiamoci l’uso della stramaledetta vomit-cam (chi l’ha visto in 3D ha tutta la mia comprensione. 2D Forever!) e abbiamo fatto il disastro.
In tutto questo sorgono diversi dubbi e interrogativi:
Perchè ci si fida di Superman?
Abbiamo un alieno, anzi, un alienato a cui non sono stati insegnati il rispetto della vita umana a qualunque costo, a usare i propri poteri per questo scopo e, subordinatamente a questo, a perseguire un ideale di giustizia universale, Pa’ Kent dice sempre al figlio di nascondersi, di non usare i propri poteri neanche per salvare chi ama. Cos ci si può apettare da tutto questo? Anche se Clark ci mette impegno. Ecco che invece di allontanare lo scontro dai civili, fa diventare Metropolis terreno di scontro scaraventando apposta i suoi nemici nei posti più affollati o abbattendo grattacieli, di due strutture che stanno terraformando il pianeta lui si va ad occupare di quella in mezzo al nulla quando avrebbe potuto aprire la strada agli aerei che avrebbero risolto il problema, salvare piloti e qualche civile in più e disattivare la struttura in mare in un colpo solo. Se vi ricordate la scena finale di Lanterna Verde contro Parallax qui battiamo ogni record.
I militari sembrano conoscere Kal El un po’ troppo accuratamente, siamo oltre ogni dettaglio plausibile da intelligence; d’altro canto i Krytoniani di Zod sanno già quanto vale Lois senza averla mai incrociata prima.
Quanta gente lavora al Daily Planet?
Per strada si riversano in quattro gatti. Donner assunse più comparse!
I nostri riescono finalmente ad attivare la Zona Fantasma (che poi è la sua peggiore versione), ma Zod riesce a non essere risucchiato, stranamente l’Azzurrone fa la prima cosa giusta e lo spedisce nello spazio (prima fa fuori qualche altro palazzo) dopo un paio di scambi in orbita ripiombano giù, entrambi sanno volare, ma ricascano esattamente nello stesso punto di Metropolis. Che culo!
La conclusione dello scontro con Zod. Non è la prima volta che Superman è costretto a ucciderlo, ma è la prima volta che lo fa in modo così idiota e rapida con solo un urlo disperato finale. La presa con cui Superman aveva bloccato Zod gli dava la possibilità di portarlo dove volesse, poteva accecarlo, poteva stordirlo (superforza contro superforza) facendo mancare l’afflusso di sangue al cervello, o con un altro sistema, e poi avrebbe potuto chiuderlo nella Fortezza o altra struttura con un ambiente che lo avrebbe privato dei poteri. Tra l’altro, agisce in quel modo per salvare due anonimi tizi alla stazione, minacciati dal raggio calorifico di Zod; a parte il fatto che lui gli tiene ferma la testa impedendogli di dirigere il raggio su di loro e i due tipi potrebbero scappare con le loro gambe, perché quei due si e quelli che facevano la spesa nei supermarket, no?
Superman da solo in questo film non è bastato a impedire una discreta catastrofe (l’11 settembre ha fatto meno vittime), la JLA non c’è ancora ma, essendoci Carol Ferris mi aspetto almeno una reprimenda all’Azzurrone da parte delle Lanterne Verdi! Ecco, un modo per rieducarlo ci sarebbe: una condanna a 5 anni di servizi sociali in giro per l’Universo.
Per intenderci, qualcosa di questo film lo salvo, ma è troppo poco in contfronto ai difetti elencati. Salvo Krypton, a me è piaciuta, tolte alcune incongruenze come Jor El guerriero. Salvo il primo volo, perchè si vede finalmente un sorriso, anche se l’evento è stato compresso dai pochi anni necessari a padroneggiare i balzi fino ad arrivare al volo vero e proprio, ai pochi goffi salti della pellicola. Salvo la fotografia del primo incontro anche se presa di sana pianta da All Star Superman e messa lì come contentino ai fanboy, Salvo il finale, posticcio finchè si vuole ma almeno rende giustizia a quella S dandoci speranza in un sequel migliore di questo.