Questo post nasce come commento a un articolo postato su Facebook, trasferito sulle pagine di questo blog perchè stavo dilungandomi oltre il (numero di caratteri) consentito.
Il Castello era di fatto già il rudere di se stesso, si può parlare di messa in sicurezza, non di ristrutturazione, ormai le prove della sua esistenza vanno ricercate negli atti storici più che nella sua presenza fisica, che si può ammirare solo da lontano da troppi anni, ormai: ricordo le mie uniche visite alla sommità di ciò che era rimasto come esperienze per lo più traumatiche (maledette vertigini) per arrivare a uno spiazzo simile alla “Piazzetta” (Garibaldi), dove l’unico plus era pericoloso (non ci si poteva addossare alle balaustre in mattoni), certo il panorama che si gode da quella terrazza mozza il fiato (parte del Golfo di Taranto e i comuni limitrofi lucani), ma adesso bisogna pensare più a chi ci vive sotto, credo sia giunto il momento di mettere in sicurezza la rupe e se posssibile alleggerirla dei pezzi più pericolosi del castello stesso, meglio un panorama meno evocativo ma qualche famiglia sfollata (o peggio) in meno, per il resto Stigliano ha altri fabbricati che possono mantenere la memoria storica del paese, più facilmente ristrutturabili e magari convertibili in musei permanenti visitabili tutto l’anno (penso che gli impiegati comunali arruolabili come custodi non manchino e qualche compaesano potrebbe diventarne curatoreper conto del Comune). Qualcuno adesso dirà che sono idee campate in aria e irrealizzabili, di certo sono più realizzabili di una ristrutturazione di un moncone di fortezza medioevale quale è ridotto il Castello di Stigliano da troppi anni.
Edit: alcune foto della demolizione dei resti:
Altre foto potete trovarle qui.
Non hanno pensato di venderlo a privati?
tieni conto che era un rudere da un secolo, chi vuoi che se lo compri?