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Crisi su Terra Smallville

Smallville, dopo un paio di anni di agonia (nella stagione precedente gli episodi belli erano i fill-in), è finita. Nell’unico modo possibile: rinnegando se stessa.

Come conciliare una storia che non avrebbe portato al Superman che conosciamo col Superman che conosciamo? Impiegando uno zilione di Deus ex machina che chiudano tutti i fili narrativi, due anni fa Kara Zor El propose al cugino di aiutarlo a sviluppare pienamente i suoi poteri, sperai di vederla mollare a CK un supercalcio nel sedere per insegnargli a volare, beh ci ha pensato Darkseid con un uppercut ben assestato e una visione da Jor-El (che però sarebbe dovuto essere disattivo nella Fortezza Artica). Jonathan è morto troppo presto? Nel finale arriva il suo fantasma a rimettere il figlio sulla retta via e a consegnargli il completino (che dev’essere più simbiotico di quello nero di Spidey, visto come gli si arrampica addosso da solo mentre il quasi-Superman decolla dalla Fortezza). La prima cosa che fa col costume? Salvare l’Air Force One con una certa giornalista a bordo: la tradizione è salva! 🙂 Quello che mi lascia perplesso è la seconda cosa (che chiude l’arco narrativo della stagione): spinge TUTTO Apokolips lontano dalla Terra coi pianeti che erano arrivati quasi a toccarsi.

LUTHOR FAMILY: una soap nella soap. Partiamo da Lionel di Terra 2: scopre che il Lex di Terra 1 non è la mammoletta che ha fatto uccidere da Ultraman su Terra 2 (che solo per questo diventerà Terra 2/S. S come Smallville, ovviamente), qui la mammoletta e la figliastra Lutessa o come la chiamavano tutti Tess (Avessero lasciato la doppia L, le sarebbe toccata la storiella con CK? 🙂 ) che si è alleata coi buoni, con un attenzione particolare a chi ha fatto fuori Lex.

Ma poteva morire Lex Luthor? Certo che no, mentre però nei fumetti si ricorre a numero 1 clone (uno, e basta o almeno uno per volta), qui abbiamo la scoperta di una fabbrica di cloni da far invidia a George Lucas, che viene distrutta dalla JLA (con l’aiuto indiretto della JSA), ma un clone viene salvato da Tess che vuole riavere un fratello sano di mente (ROTFLATE pure), sarà questo clone impazzito a diventare Lex 2.0? No, il clone rinsavisce e siccome ha del DNA kryptoniano diventa… TAH DAH! Conner Kent, AKA Superboy. Ma allora come? Beh SEMPLICE!

Lionell T2/S spiega alla figliastra che, dei cloni, Lex aveva già preso gli organi venuti meglio per rimpiazzare i suoi, finiti flambé, mancava giusto il cuore che poteva essere solo di un Luthor ma lei tiene al suo per cui spara al genitore a cui non resta che venire a patti con Darkseid che si prende il corpo escluso il suo cuore che finirà nel figlio redivivo (lui redimorto).

A questo punto Lex è diventato quello che conosciamo con la sola eccezione che sa di Clark (quello forse è il miglior dialogo del doppio episodio) ma la cosa non dura molto perchè per preservare il segreto di Superman gli autori fanno la cazzata! Tess va dal fratello per dimostrarle che è una Luthor fin nel midollo ma Lex è Lex e la pugnala a tradimento, privandoci di un comprimario che avrebbe funzionato anche nei fumetti, ma non prima che infetti il fratello con una neurotossine che lo priva della memoria. Lex Luthor nasce là, ma sarà un Luthor che 8 anni dopo diventerà presidente degli USA con un’espressione più assente di quella di Bush Jr, a questo prezzo il conoscere l’identità di CK sarebbe un danno da poco.

Chicche dell’epilogo: Chloe Sullivan potrebbe essere la madre di Connor Quinn e ci ha pure minacciati con un “Ci vediamo nei fumetti”; Jimmy Olsen è il fratello del Jimmy Olsen ucciso da Doomsday. Non il cugino, genitori idioti, il fratello nato quando il primogenito era ancora vivo!! Il bello è che Chloe si presenta nei fumetti come la ex di Jimmy. Non hanno fatto in tempo a inserire nella serie l’Antimonitor ed ecco i risultati! 🙂

Ah notiziuccia per chi (di)sperava in Wonder Woman. Alla NBC non è piaciuto il pilota quindi mi aspetterei qualcosa peggio di The Cape. 🙂

Acquisizioni vicine al naufragio e altre andate in porto

Siamo a Novembre, avrei dovuto avere già da un mese un iPhone 4. Apple e Vodafone stanno cercando di dissuadermi coi loro “Mi spiace ma non siamo forniti”; “Sei già nostro cliente e ne ho uno solo per chi attiva o porta un numero nuovo” (e un VAFFANCULO TUTTO INTORNO A TE, MA SOPRATTUTTO DIETRO, ho augurato a chi mi ha dato la lieta novella); “C’è ma devi aspettare non meno di tre settimane e pagarlo a prezzo pieno in anticipo”… Avevo quasi rinunciato quando ho visto la rimodulazione dell’offerta da parte dei vampiri telefonici (il cui logo è una goccia di sangue dei clienti), adesso sto aspettando di sapere se c’è qualche possibilità di averlo al negozio di qui, perché di prenderlo fuori non se ne parla visto che al telefono non si sbottonano neppure e non si può perdere una giornata e fare Km per inseguire un telefono, si fottano entrambe le case. se me ne danno uno entro e non oltre Natale buon per loro, altrimenti aspetto il prossimo modello o passo ad altra piattaforma. Jobs se n’è uscito con “E’ solo un telefono”, io ci aggiungo che però dovrebbe avere un modello commerciale da telefono e non da auto-fuoriserie-solo-per-collezionisti. e poi vorrei parlare con un Vodafone (ma uno che non s’inventi la solita palla) che mi spieghi perché non si possono attivare i contratti online quando loro stessi lo fanno per altri smartfone.

Ma veniamo alle liete novelle (guarda caso Apple c’entra solo incidentalmente): ho il NAS e sto per upgradare la RAM del Macbook Pro a 8GB ho appena upgradato la RAM del Macbook Pro  a 8 GB spendendo un quarto delle richieste della casa madre con moduli Kingston certificati e venduti a coppie (per cui dovrebbero lavorare bene), lifetime warranty e quant’altro, tutto il pomeriggio che il portatile gestisce il solito corredo di Applicazioni in multitasking e iDVD nel frattempo ha confezionato un DVD video senza swappare, il disco fisso è quasi pieno, ma il Mac è tornato fresco e pimpante come al primissimo avvio.

Insieme al NAS è arrivato anche un router 3G che mi permette di condividere la chiavetta UMTS con la LAN, speso meno del famigerato Mi-Fi (che va benissimo in mobilità, per carità) e accetta i cavi ethernet, aspetto di mettere le mani su uno switch e sto per organizzare, appena trovo il CMS giusto, un piccolo portale consultabile in locale o, in rari casi, via internet, con tutte le mie foto, ho provato quello integrato da QNAP ma con risultati scarsissimi: lui usa Flash, io uso iOS. :-). Al momento il mio unico dilemma è come fare il backup di un volume che può arrivare a contenere più di 3TB di dati (sono escluse le soluzioni su nastro magnetico) e spero di riuscire a far ruotare la sostituzione dei dischi in modo di non averne bisogno almeno nell’immediato (nota per i non tecnici, se si rompesse uno dei quattro dischi potrei sostituirlo senza perdere i dati e senza spegnere il NAS, se se ne rompessero due insieme, viceversa, sarei fottuto).

Bello avere tutto centralizzato e accessibile su tutti i dispositivi (l’iPhone 3G fatica con qualcosa ma è comprensibile visto che ha la memoria colma e l’hardware è vecchio) un buon tablet ci starebbe, ma non è nelle mie priorità, almeno per ora.

Come ho fatto a fare tutto, beh avevo racimolato i dindi per prendere l’iPhone alla Apple ma visto che l’avevano finito anche lì, ho speso il budget per tutto quello che ho elencato sopra

Chi ha incrociato i flussi?

Hard DiskTutto è cominciato 15 giorni fa con la rottura di un molare, più o meno un anno dopo la rottura del molare a fianco che tolsi lo stesso giorno in cui mi consegnarono l’iPhone (ritirato con la medicazione per i punti sulla gengiva), ieri il dentista mi fa beh, a sto punto facciamo un ponte che recuperi anche lo spazio vuoto. Un po’ di dindi che senza preavviso prenderanno il volo sperando che non salti al primo panino che mastico (per fortuna sono molari). Continua a leggere

Plin plon!

Prova di pubblicazione ed eventuiale avviso. Il blog sta sperimentando alcuni malfunzionamenti a livello di database, se commentate e non vedete comparire il commento entro dodici ore vuol dire che è andato perso. tenete d’occhio questo post per aggiornamenti sulla risoluzione del guasto. Al momento il problema si verifica solo salvando la bozza, sto per verificare i commenti. I commenti funzionano, l’aggiornamento dell’articolo (pubblicato) anche.

Tecnoshopping (quasi) selvaggio

Rieccomi a farmi vivo, ogni tanto mi ricordo di avere un blog da riempire; non sono mai stato bravo coi diari, comunque!


Da agosto ho finalmente preso il nuovo palmare, mentre il PC, desktop o portatile che sia, è rimandato di un po’ di mesi. Il problema grosso è che adesso si sente l’esigenza di un telefonino adeguato al nuovo gingillo, che abbia Bluetooth e magari sia EDGE o UMTS, o magari entrambe le cose, sevono solo qualche centinaio di Euro e tanta pazienza visto il buco in cui vivo.


Il palmare è un PalmOne Tungsten T5, un bel prodotto che svolge il suo dovere alla grande ma averlo in mano non è stato semplice, il negozio on line da cui l’ho preso risiede in Francia e così al grosso risparmio avuto (pagato al prezzo americano, ma in Euro) ha corrisposto un’attesa un filo più lunga e, dulcis in fundo, il rischio di dover aspettare le calende greche per la consegna presso il mio domicilio, a causa della non perfetta copertura della zona da parte del vettore.


Mentre rifacevo tutte le connessoini di rete su questo nuovo gingillino il mio gestore di telefonia mobile mi ha tirato un brutto tiro, mi abilita la Flat GPRS, ma per problemi di configurazione da parte sua, continuo a pagare la normale tariffa, passivo di 126 euro da ripianare da parte della società. A me tocca riallineare la connessione sui nuovi parametri (apn cambiato senza che fossi avvisato). Da un paio di giorni ho ricominciato a navigare e scaricare posta senza pagare un centesimo oltre la tariffa mensile, adesso aspetto il rimborso della somma e poi potrò pensare di fare il balzo all’alta velocità anche sul mobile.


Piccola controindicazione del nuovo Palm: la non compatibilità con la vecchia tastiera portatile, tocca prenderne una nuova e buttare la vecchia (buttare per modo di dire, funziona ancora ed è valida fino al T3, qualcuno la vuole?)


Come ciliegina sulla torta metteteci il lento ma inesorabile passaggio al wireless via radio. Gl’infrarossi hanno rotto! Per usare palmare e cellulare tocca stare su un tavolo, mentre potrei starmene spaparanzato sul divano a leggere posta e contenuto web (devo anche verificare la raggiungibilità di splinder), ora aspetto la virtual machine Java.


Ah quei pochi di voi che hanno frequentato il blog più che occasionalmente avranno notato il cambio d’impaginazione… Tranquilli cambierà ancora! 😉

Sarà la volta buona?

Oggi ho cambiato il template per adattarlo a un blog che visualizzi bene le foto (per il servizio di splinder aspetto di saperne di più), ho aggiunto i titoli o, per meglio dire, ho adattato quelli messi in automatico da Splinder, ho modificato la dimensione dei caratteri degli stessi, adesso sembrano davvero titoli! Insomma ho fatto un po’ di ristrutturazione strutturale. Per i contenuti… beh, quelli spero verranno presto. 😉

Nel piccolo villaggio del West

Nel piccolo villaggio del West la vita scorre tranquilla, un giorno uguale all’altro, senza soluzione di continuità. La routine viene interrotta ogni tanto dall’impiumatura di qualche ruba galline, rapinatori e bounty killer ormai sono un ricordo di tempi lontani e la forca giace malridotta dietro l’ufficio dello sceriffo che passa il suo tempo più al saloon che nel suo ufficio. Il becchino inchioda le assi delle sue bare solo per i vecchi rimpiangendo i duelli a mezzogiorno di un tempo. Nel saloon, oltre allo sceriffo seduto al bancone, un vecchio baro attende giocatori sempre meno sprovveduti e sempre meno disposti a perdere.


A poche miglia dal piccolo villaggio del West hanno trovato il petrolio e molti si sono trasferiti lì vicino, ora dal villaggio passano carovane che dall’Est portano ingegneri e affaristi che vogliono portare il progresso della ferrovia, del telegrafo e anche qualche fabbrica di quelle che stanno aprendo a Est, ma la gente qui non si fida, qui si ragiona in termini di bestiame, pascoli e raccolti di granturco, i pony express lasciano sempre meno posta e, si dice, presto potrebbero non fare neppure più il cambio alla stazione del villaggio.


Lo sceriffo ha proclamato il nuovo sindaco della città (Il giudice aveva da fare in un villaggio vicino) è il dottore che troverà il tempo di amministrare il villaggio tra un raccolto, un raffreddore e una sutura di taglio a qualche sventurato che ha deciso di tagliarsi i capelli di pomeriggio. Mai affrontare il barbiere di pomeriggio, meglio sarebbe un duello con Billy the Kid, meglio considerar chiusa la sua bottega quando lo si vede entrare nel saloon.


E intanto i giorni passano nel piccolo villaggio del West