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Che mi fai una foto?

Scena: Esterno giorno. (Ma anche notte o crepuscolo, non fa molta differenza) Tu sei in giro a far foto per una qualsiasi ragione e Lui (può essere anche una “Lei” ma in questo post useremo il maschile perchè ci si riferisce al “Soggetto Indesiderato”) è lì ad aspettarti: seduto all’ombra su una panchina, appoggiato al muro, a spasso con altri amici e ti farà la richiesta:

– Che, mi fai una foto?

Con varianti ed eventuale aggiunta di complimenti alle tue doti di fotografo e/o alla qualità della tua attrezzatura, fregandosene se sta parlando a un professionista o ad un fotografo amatoriale. Tenete conto che Lui spesso fa false richieste: l’unica risposta che crede possibile è solo il “Sì” fa niente se voi state cercando altre tipologie di scatti e fa niente che lui abbia in tasca uno smartphone con cui farsi tutti i selfie che vuole; Lui vuole che voi gli facciate una foto, ovviamente gratis, anche se voi facendo foto ci campate.

Quanto segue è frutto della mia esperienza ed è indirizzata a chi ha appena cominciato a girare con reflex al collo, a chi ci gira già da un po’ (i commenti sotto possono ospitare anche condivisioni di esperienze o aggiunte alle casistiche) e a chi non sapeva di appartenere alla “categoria”.

Oh, intendiamoci non tutti quelli che chiedono foto sono soggetti indesiderati, ci sono anche i soggetti inaspettati, quasi tutti quelli a cui si risponde affermativamente.
A domanda si risponde, per educazione spesso non si dà un Sì o un No secchi ma si cerca di motivare il diniego o il consenso. Andiamo ad analizzare alcune risposte tipo partendo dai No per arrivare piano piano ai sì.

No

Mi spiace mi sta scappando un Pokemon

Scusa utilizzabile solo da chi sta usando uno smartphone: volete far scappare a gambe levate il vostro Soggetto indesiderato. Qualcuno si pentirà pure di avervi rivolto la parola, se va di culo vi levano anche l’amicizia su Facebook.

Ho la batteria scarica/Ho la memoria piena

Può essere vero oppure è solo una scusa, Non insistete, tanto la macchina si spegnerà subito prima di scattare o la foto non verrà salvata, in ogni caso è tempo perso per entrambi.

Sto scattando QUESTA COSA e la scheda non e mia

Anche qui vero o no, meglio non insistere soprattutto se il fotografo è un professionista (a cui comunque non andrebbe MAI chiesto in quel modo).

Non c’è luce

Sto fotografando un concerto e ho la macchina settata per la luce presente sul palco fare una foto a gente sotto il palco non è così automatico, se vi si dice no lo si fa a ragione, non insistete

Non ho l’ottica giusta

Come sopra se ho montato un super-teleobiettivo non chiedete foto o vi fotografo il neo sulla guancia non la vostra “bella” faccia, se poi siete anche in gruppo ateo anche la figura dei pirla. Stessa cosa se ho un obbiettivo cortissimo.

Devo correre a casa per mandare le foto via Internet

Ho promesso le foto a un giornale e devo correre per inviare le foto ad alta definizione via mail alla redazione NON HO TEMPO! RAUS!


SCATTO. Adesso devo scappare, te la do appena la sviluppo

Rifiutarla e perdere tempo per farvi capire il perchè, superando le vostre insistenza costa troppa fatica, scatto ma col cazzo che poi ve la do.!

Te la scatterei, ma lì non va bene

OK possiamo farla ma vi dico io dove e come farla. Se dobbiamo, almeno cerchiamo di farla bene.

OK, ma Senza flash farà schifo

OK la facciamo ma in queste condizioni non garantisco il risultato, risposta svogliata di qualcuno evidentemente scazzato ma che cerca lo scatto che magari fa svoltare la giornata. Portate pazienza e mettetevi in posa come dice lui.

Anche 10!

Tu chiedi a me di farti una foto? Mi togli dall’imbarazzo di chiedertene una! Se poi chiedessero il selfie insieme, è JACKPOT

In conclusione. Conviene chiedere foto solo a chi si conosce bene e si è in confidenza, gente che non dovete rincorrere per avere lo scatto (tranquilli che lui non lo farà mai se rientrate nelle prime 9 risposte). Chiedere a gente con cui non si è in confidenza espone se va bene a dinieghi, se va male a sonori “vaffa”.

E poi riflettete: lascereste una vostra foto nel telefono di un illustre sconosciuto?

Le cose da NON dire a un fotografo.

Su Facebook mi sono ritrovato in bacheca una di quelle classifiche che fanno presto a diventare dei meme, già divisa in cartelloni da far girare slegati. La cosa che racconta è  di quelle tragicomiche: quando le racconti fanno ridere, quando te le dicono, soprattutto se il destinatario è un fotografo professionista, si rischia la gaffe. Come fotografo amatore mi sono trovato in due o tre di queste situazioni, quindi per il bene di alcuni di voi che seguite questo blog a cui potrebbero fischiare le orecchie, vi commento punto per punto in modo semiserio.(*)

 

1 – La tua reflex fa delle foto stupende.

 

Questa è una delle gaffe che si fanno più spesso. una macchina fotografica senza la visione della fotografia di chi la sta usando è nulla. sia che si stia parlando di un professionista affermato che dell’amico amatore. Nel primo caso rischiate che il vostro interlocutore si offenda (a ragione).

2 – Tanto poi mi ritocchi con Photoshop, vero?

Qui distinguiamo i due casi:

  • Fotografo Amatoriale: non è detto, il ritocco con Photoshop porta tempo, quindi si fa solo se è strettamente necessario o si vogliono raggiungere determinati risultati artistici.
  • Fotografo Professionale: la tariffa sale, anche di molto se il ritocco non è “base”, sicuri di voler essere ritoccati?

Cio che non si capisce è che il fotoritocco è qualcosa in più, che porta tempo (e per questo si paga a parte, se non rientra nelle correzioni di base), qualunque persona voglia definirsi un “fotografo” cercherà sempre di scattare la foto migliore possibile, in caso di errore, Photoshop non fa miracoli e non basta “premere un bottone” o armeggiare col mouse. Il ritoccatore fotografico è una professione a sè e come tale va retribuita.

3 – Come mai lo sfondo è così sfocato?

Perchè così dev’essere.

Soprattutto se ci si rivolge a un professionista, fate finta di rivolgervi a un pilota di aereo o a un’astronauta… o a Schumacher. Vi sognereste mai di dar loro consigli su come pilotare i loro mezzi?

4 – Dai, tanto sono giusto due scatti.

Qui state svalutando il lavoro dell’amico o del professionista al solo scopo di chiedergli un “favore” o uno sconto. Partite col piede sbagliato, date retta a me.

5 – Fammi le foto gratis che poi ti faccio pubblicità.

Questa è esclusiva dei professionisti. MAI DIRE UNA STRONZATA DEL GENERE. E se per voi non è una stronzata, pensate se vi chiedessero una giornata di lavoro senza stipendio, promettendovi solo una pacca sulle spalle davanti al capo.

Ovviamente per gli amatori non si applica (se chiedessero un pagamento sarebbero abusivi, da denunciare alla GdF), ma anche prestando la propria opera gratuitamente, potrebbero esserci dei vincoli di licenza che sarebbe bene rispettare.

6 – Porta la reflex così fai qualche foto

Se lo dite a un amatore, fate conto che avete appena invitato un vampiro in casa vostra. Potreste pentirvi amaramente di averlo fatto. 🙂

Se lo dite a un professionista, anche se amico o parente beh è come dirgli “guarda t’invito, ma non ti scoccia se lavori pure? Ovviamente gratis!

7 – Fai tutto in bianco e nero tranne un particolare

Qui vale quanto già detto per il punto 2. In caso di fotografo amatoriale non mettete troppi vincoli alla sua tecnica perché potreste avere risultati non di vostro gusto (mentre il vostro amico vi mostrerà gli scatti tutto orgoglioso). Lui sa cosa può offrirvi meglio di voi, per il semplice fatto che se è un fotografo amatoriale serio, farà una selezione spietata degli scatti che vi mostra e solo lui sa quante ne butta e perché.

(personalmente da qualche anno non mostro più gli scatti appena usciti dalla reflex, tranne per le persone più insistenti a cui le mostro talmente rapidamente da non fargli capire gran che, le foto escono al pubblico già selezionate e corrette)

8 – Fammi venire bene, mi raccomando.

“Perché il mio scopo è fare delle bruttissime foto, vero?”.

Chi spara questa perla fa meno danni quando si morde la lingua.

9 – Bella questa foto. Me ne fai una uguale?

Avete detto l’ennesima cavolata, perchè due foto uguali semplicemente non esistono, se si vuole una posa simile, beh, dovete essere capaci voi di assumere tale posa e lì, si spera, vi renderete conto che la cosa non è così automatica. Se invece volete proprio le stesse sfumature di colore o gli stessi effetti di colore, beh rischiate una delusione, soprattutto se siete pignoletti e non andate oltre il punta e clicca col cellulare.

Il professionista potrebbe volervi accontentare, pagando si ottiene questo e altro.

10 – Puoi farmi più magro/a?

Vedi punto 2

Caso personale: vi dico di no!

11 – Con quella macchina le faccio bene anche io.

Col professionista, ammesso che accetti ancora l’incarico, minimo, vi siete giocati lo sconto.

Col fotoamatore vi faccio il mio caso personale: Prendo la mia attuale reflex (una D80 della Nikon) e ve la metto al collo, dopodiché vado a mettermi in posa controluce. “Scatta!” Vi assicuro che 8 persone su 10 si perdono quando non vedono apparire nulla sullo schermo, nonostante io dia sempre tre istruzioni base: inquadra dal mirino: lo schermo non serve a inquadrare; questa e la ghiera dello zoom (lo metto in grandangolare), premi il pulsante prima a metà per mettere a fuoco, poi fino in fondo per fare la foto. Lo zoom non lo alzo mai. Dello schermo vi ho detto; alcuni evidentemente temono che girando la ghiera dello zoom la reflex possa esplodere; alcuni mettono a fuoco alla CdC, nessuno mi chiede del flash che in modalità a priorità di diaframmi va alzato con l’apposito tastino e non scatta automaticamente per compensare l’esposizione. (e concedetemela una bastardata: l’ha detto lui che la sapeva usare!)

12 – Il tuo lavoro è facile, basta premere un bottone.

Ve lo dico con tutto il bene possibile: hanno appena prenotato a vostro nome un biglietto di prima classe, posto finestrino (per farvi fotografare il panorama), sul treno per affanculo!

13 – Puoi togliere la tua firma dalle foto?

Anche qui, se lo fate in buona fede, sappiate che state per far arrabbiare il fotografo. Chi lo chiede, di solito, vuol fregare la foto. fate un po’ voi!

14 – Con l’iPhone vengono uguali.

Fate da soli. Assemblatevi la risposta usando le risposte dei punti 1, 11 e 12. e studiatevi cose come la profondità di campo. Se non volete studiare, TACETE.

15 – Posso stamparla da Facebook.

NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO

(*) Io l’ironia della cosa rivolta ai fotografi l’ho capita, spero che voi capiate la mia ironia rivolta all’utonza!

Smile!

smileRiprendendo in mano la reflex tornano a galla i vecchi progetti che avevo messo in attesa per tempi migliori e più propizi. Fotografare in notturna d’inverno non è così invitante e dopo l’abbuffata “umana” della Deepcon i candidati al “ritratto dell’anno” latitano (fatta eccezione per le nipoti che si mettono in posa come vedono un obbiettivo).

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How addicted to Apple are You

Questo è il mio risultato. Ho solo un portatile e un iPod (ok è un modello piuttosto alto, ma solo perchè cerco un sostituto del palmare, altrimenti prendevo un Classic o un Nano), per cui vi avverto cogliete una mela è probabilmente vorrete il resto dell’albero. 😉
72%How Addicted to Apple Are You?

Vabbuò…

[Edit Ottobre 2015] Link al test eliminato perché rotto. Tanto è passata tanta di quel’acqua sotto i ponti che al momento ho quasi un esemplare per ogni prodotto Apple 🙂

Una Domenica da buttare

L’ecatombe è cominciata venerdì in altri lidi, piccoli avvisaglie, scricchiolii, un avvertimento dell’arrivo dell’armageddon informatico che mi avrebbe colpito (fortunatamente la cosa sugli “altri lidi” è stata abbastanza contenuta).

Occupiamoci del mio angolo di cyberspazio… Leopard ha fatto CRACK è crashato e il riavvio non è stato privo di amare conseguenze.

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