Di tutto un po’

Dall’ultimo post che potremmo definire “voluto” sono successe un po’ di cose, ma il tempo di parlarne qui non c’è quasi mai stato e quando trovavo qualche minuto libero era la testa che era altrove.

Sintetizziamo le cose principali rigorosamente in ordine sparso.

Il nuovo Star Trek di JJ Abrams. Niente che non mi aspettassi dopo aver visto il suo Missione Impossibile 3, cloverfield e le serie TV di Lost e la neonata Fringe.

Ormai l’effetto wow con me JJ se l’è giocato, certo confeziona prodotti divertenti che non annoiano (Fringe in questo fa eccezione, ma è il genere da Grande Cospirazione che a me non piace e trovo noioso e fine a se stesso) ma ormai so cosa aspettarmi e Star Trek è stato quello che mi aspettavo: un compitino svolto diligentemente ma senza l’impegno che avrebbe potuto metterci. Lo star Trek calibro della fantascienza visiva è bello che morto, adesso Star Trek insegue Star Wars anche nei dialoghi non eccelsi, fatta eccezione per le frasi ad effetto di cui il film abbonda. Bel videogiocone divertente e basta. Magari se trovo un drive Blue Ray esterno per il computer potrei anche prenderlo in alta definizione, gli effeti visivi lo meritano, La cosa che mi frena è il chiedermi quante visioni successive può reggere un simile film (la prima visione è stata mediamente memorabile, ma gli scricchiolii della trama erano già evidenti), Star Trek è cambiato, l’universo Roddenberriano è stato preservato col trucco dell’universo parallelo, ma quante storie CBS e Paramount ci ambienteranno ancora? Mi sta venendo quasi voglia di mettere nero su bianco la mia idea di fanfiction, vediamo se la sera riesco a ritagliarmi qualche ora da dedicare alla scrittura e… vi farò sapere 🙂

Sul versante della fantascienza scritta ci sarebbe da recensire Il ritorno delle furie: ultimo romanzo di Richard K. Morgan dedicato a Takeshi Kovacs, ma mi riesce difficile recensirlo per bene con questo blogging a singhiozzo, quindi vi dico qui cosa ne penso e amen.

Bello. Kovacs in tal senso è una garanzia, forse c’è un po’ troppa carne al fuoco e poteva starci benissimo un quarto romanzo, ma almeno i colpi di scena arrivano al momento giusto senza stonare e senza la sensazione da “deus ex machina”. Il tema delle “custodie”, personalità multiple e via dicendo è stato anche il motivo dominante dell’ultima creatura televisiva di Joss Whedon, anche se qui la cosa è fatta senza il consenso di chi presta il proprio corpo per ospitare nuove personalità sintetiche (esattamente il concetto di Morgan ribaltato di 180 gradi), Whedon sembra provare un particolare senso masochistico a inimicarsi la Fox che prima gli ha stravolto la serie nei primissimi episodi, poi l’ha condannato al death slot del venerdì sera. Le speranze che venga rinnovata per una seconda stagione sono molto basse, ma la speranza è l’ultima a morire.

Parlando di cancellazioni sembra che sia il destino dellal serie incentrata su Sarah Connor, figlio e bodyguard robotica. la seconda stagione non è stata esaltante ma sul finale aveva ripreso a volare alto, qualitativamente parlando. Peccato soprattutto per l’ennesimo ruolo da schizzata di Summer Glau che va in fumo. 🙂

Poteva mancare l’angolo dedicato alle mele? Sì! Non c’è molto da dire se non che mi serve un computer nuovo, per cui se ne riparlerà a partire da giugno con il nuovo firmware dell’iPhone (che, temo, vedremo a luglio) e via discorrendo.

Adieu

380px-black_ribbonNon so quanti di voi hanno un famigliare che ha percorso strade diverse da quelle di tutti gli altri, di quelli che partono e diventano esseri mitologici, che nell’immaginario di un bambino stanno quasi sulla stessa “mensola” degli eroi delle storie che ti leggono per tenerti buono o che guardi in TV. Io ne avevo uno, fino a Domenica.

Continua a leggere

La tomba del senso critico

Le disgrazie si sa aumentano i sentimenti buonisti delle persone, il terremoto dell’Aquila non fa eccezione, forse perchè come calamità è di quelle più subdole, di quelle capaci di lasciarti letteralmente in mutande nel giro di pochi minuti e che soprattutto può capitare a chiunque, l’empatia con le vittime è molto forte e chiunque vorrebbe poter risolvere le cose contando su un altruismo oltremisura… e qui viene il bello.

Continua a leggere

Ancora tra un anno…

DSC_3483Lunedì l’ipod è stato un alleato prezioso nelle oltre cinque ore di autobus che mi riportavano verso casa (una mezz’oretta d’auto dalla fermata dell’autobus); non riuscivo a leggere o a guardare un film perchè le immagini evocate o viste che fossero si accavallavano ai ricordi creando un pasticcio che, unito al rollio del pullman gran turismo, portavano all’abbiocco in men che non si dica (per rendervi conto: il film era Casino Royale, non un polpettone stile Corazzata Potemkin). La musica invece riusciva a convivere con le immagini della convention ancora vivide.

Continua a leggere

Preparativi per la Deepcon 10

Le ultime cose stanno andando a posto, il borsone vettovaglie & infrastrutture informatiche sta prendendo forma. Quest’anno arrivo un giorno prima a Fiuggi perchè altrimenti arriverei a ridosso dell’apertura e non avrei il tempo di smaltire il viaggio (negli anni scorsi cominciavo a carburare intorno alle 19 del giovedì e c’era sempre il rischio di abbioccarmi durante le prime conferenze, anche se il tema era interessante).

Prima prova “su strada” dell’iPhone come terminale tascabile, sperando nella buona sorte e nella wi-fi dell’hotel dovrei poter coprire i quattro giorni da entrambi i dispositivi (sperando che queste non siano le ultime parole famose), sistemati con qualche difficoltà tecnica i calendari con tutto il programma (se interessa a qualcuno me lo dica in privata e gi mando i file ics), posso gestire anche i cambi degli ultimi momenti; ho testato il nuovo Lightroom e inserito le parole chiave migliori per le foto in modo da organizzare tutto lo scattato in pochi click. Mi porto dietro anche le raccolte degli anni scorsi e, per chi ha problemi con la luce dei flash, avrò a disposizione un discreto 50mm Nikkor molto più luminoso dello zoom di ordinanza oltre ad essere ottimo per i ritratti. Parentesi tecnica terminata.

Capitolo Eatcon. Arrivando un giorno prima temo per la tenuta dei dolci, per cui ho ridotto il quantitativo allo stretto necessario (se ci sta il frigo in camera, come l’anno scorso, ci entreranno meglio) e mi butto sul salato con un po’ di salsiccia del luogo. Vista la valenza europea della convention, quest’anno il tavolo sarà ingombro anche di specialità estere, speriamo in bene.

Ospiti internazionali. Foto, foto e ancora foto. 🙂 No non solo quello, non viene più la Janeway ma l’hanno sostituita alla grande con la Sirtis aka Deanna Troi, anche lei già rodata con le convention italiane, quindi si spera in due incontri piacevoli. Altro ritorno a Fiuggi: Max Grodenchik, il Rom di Ds9. Partecipò alla Deepcon 6, se non ricordo male, quella precedente alla mia prima edizione. Scrittori famosi ma dei quali non ho letto quasi nulla (a tutto c’è rimedio) dei quali saprò qualcosa in più tra una settimana… che altro dire che in rete ci si comincia a rimpallare i lconto alla rovescia? Che ormai si contano le ore e si scorrono le liste delle cose da mettere nei bagagli (con la sensazione fino al venerdì che qualcosa sia rimasta indietro). Che magari si teme la partenza del tutto perchè dopo quattro giorni sarà già tutto finito? 🙂

PS chi non sapesse ancora di cosa stia parlando può andare qui

iTunes Bookstore

Il titolo non v’inganni: non hanno ancora aperto niente di simile, formalmente, perché di fatto c’è già. Almeno se si guarda ai libri elettronici o agli audiolibri.

iPhone e iPod Touch con la loro interfaccia che si sfoglia sembra proprio essere fatta per i libri, la risoluzione è sufficiente per riprodurre caratteri dai bordi ben definiti che non affaticano la vista e le capacità multimediali hanno permesso una discreta lettura anche dei fumetti. Tutto questo ha creato la sezione più incasinata dell’AppStore. (i giochi sono stati suddivisi per genere ma se cerchi un fumetto devi scavare tra libri classici e contemporanei).

Si sono imposti alcuni modelli di distribuzione dei testi alcuni scomodi e costosi altri più pratici ma poco commerciali, analizziamone un po’.

Continua a leggere

Sarà il periodo

Molti di quelli che conosco, maggiormente tra gli stiglianesi e i familiari mi guardano strano quando sembro contare i giorni che mi separano da una convention o da un evento particolarmente “affollato”. Li capisco, per certi versi mi guardo strano anch’io, se non fosse che so che cosa significhino tali eventi: gente. Non clienti (lasciamo perdere, va…), ma persone che magari senti ogni giorno ma che non vedi mai o che non vedi da anni.

Continua a leggere