Man of Steel – Il problema non erano i mutandoni rossi

Questo è un Superman genuflesso difronte alla paura

Questo è un Superman genuflesso di fronte alla paura

Recensione breve.

Il giuramento delle Lanterne Verdi recita:

« Nel giorno più splendente, nella notte più profonda

nessun malvagio sfugga alla mia ronda

colui che nel male si perde

si guardi dal mio potere, la luce di Lanterna Verde! »

Ora cari poliziotti cosmici muniti di anello, mi spiegate ‘ndo ca##o stavate mentre una banda di Kryptoniani devastava una città senza che quel fesso in tuta blu facesse nulla per evitarlo, anzi contribuiva abbondantemente alla demolizione?

Non sono ammattito e non ho sbagliato film, se non temete spoiler, ve lo dimostro nella recensione lunga qua sotto.

Continua a leggere

Sullo Spoiler

Spoiler!!

Spoiler!!

Spoiler. parolona che sta a indicare un’anticipazione che possa rovinare la visione di un film o la lettura di un libro. In alcuni casi è antipatico, in altri conferma soltanto ciò che ci si aspettava, ma è buona norma, soprattutto su internet aspettare a fare commenti che possano anticipare qualche dettaglio di trama per un certo periodo dall’uscita dell’opera (qualche settimana per i film, un mesetto per i libri), laddove uno non possa farne a meno gli spoiler vanno segnalati come se ci fosse un TIR di traverso in autostrada. Vi rimando alla voce della Wikipedia italiana inglese per maggiori dettagli (la voce italiana, molto povera, ve la trovate dal portale di Wikipedia. colonna a sinistra, altre lingue).

Perché sto scrivendo questo post? non certo per farvi la lezioncina, ma per dirvi come mi comporto io con gli spoiler.

Vivo in un posto che non ha mai avuto grosse librerie e pochissime possibilità di vedere un film nella data di uscita nazionale, mi capita molto spesso quindi di conoscere particolari della trama prima di poterli leggere/guardare. Questa cosa mi ha reso insensibile al 99% bdegli spoiler e mi fa prestare maggiore attenzione alla costruzione della trama (facendomi diventare ipercritico). Effetto collaterale: mi addormento durante le scazzottate. Se un film è solo azione, effetti speciali e due colpi di scena abbondantemente telefonati mi addormento sicuro, per cui se devo guardarli devo guardarli in un periodo che va dalle 17:alle 22 per stare sul sicuro.

Altra conseguenza è che spesso cerco le anticipazioni, specie per quei film che mi interessano in modo particolare ed è allorta che inciampo nell’1% degli Spoiler capace di stendermi, la mia personale Kryptonite! La morte di Trinity nell’ultimo film di Matrix, la morte di Silente il colpevole di Io Uccido mentre stavo leggendo il romanzo, solo perchè aprii il libro un po’ più in là, incidenti di percorso che in alcuni casi ho risolto facendo passare del tempo prima di affrontare l’opera, altre volte ho fatto spallucce e mi sono goduto la narrazione.

Ci sono poi i film che “devi” vedere e magari sai già che non ti piacerà quello che vedrai, anche se passerai due orette in leggerezza: Star Trek Into Darkness è uno di quelli, ho letto tranquillamente la trama, quando l’ho visto avevo le attese talmente basse che mi è piaciuto più del previsto (poco di più, sono passato dal 4 al 5, per intenderci), stesso discorso per il precedente. Sarebbe cambiato qualcosa se l’avessi visto senza spoiler? Non credo.

Bisogna solo imparare a mordersi la lingua stando attenti a non trinciarsela, magari imparare a dire senza svelare, evitando di scadere nel trolleggio, resistendo alla tentazione di raffreddare i fanatismi più esasperati.

BottomHost

L’avventura di questo blog, iniziò su un hosting di quelli super economici. Non avevo idea di quanto avrei potuto spenderci e quanto traffico avrei generato, per cui quelle specifiche mi stavano più che bene. Lo lasciai per i continui disservizi gestiti con scarsa professionalità dai gestori di quell’Hosting che battevano sempre il tasto di quanto fossero economici rispetto ad altri servizi che offrivano anche meno (ma che erano meno traballanti e con customer care meno spocchiosi e supponenti).

Traslocai il blog e lasciai da loro solo un sito statico tenuto su più che altro per parcheggiarci un dominio.

RIPETO: Il blog su piattaforma WordPress non è più sui loro server. non deve esserlo, io non li pago più per tenerlo.

Ho appena ricevuto una mail da questi geniacci del marketing web.

Ciao,

E’ da un po’ di tempo che non ci sentiamo e ti scriviamo per tenerti informato su quello che accade dietro le quinte del tuo sito web.

Nel mese scorso abbiamo ravvisato dei rallentamenti su alcuni nodi. Te ne sei accorto? La causa del calo di performance e’ stata trovata e corretta. In alcuni siti venivano inviati, a ciclo continuo, migliaia di commenti di spam. Questi commenti facevano salire il carico del database di oltre 100 VOLTE il normale.

I nostri server sono si veloci e ben dotati di RAM e CPU, tuttavia, non possono reggere un carico di oltre 100 VOLTE il normale, che ne pensi?

Ci siamo adoperati per arginare il problema; una volta trovati i siti insicuri sono stati sospesi e sono stati avvisati i titolari. Ora la situazione e’ nettamente migliorata, d’altra parte i nostri server di hosting sono il meglio che il mercato possa attualmente offrire, stiamo parlando dei CLOUD SERVER SEEWEB.

Noi siamo sempre all’erta per correggere ogni anomalia e garantire un buon servizio. Tu ci puoi aiutare? ti chiediamo di tenere aggiornato il tuo sito web e se i commenti non ti servono, chiudili, o inserisci un sistema di protezione CAPTCHA. Grazie. http://it.wikipedia.org/wiki/CAPTCHA

Posto che :

  1. Non ho più un sito dinamico con caratteristiche e funzioni come quelli che hanno causato il disservizio.
  2. che per i motivi di cui al punto 1, non ho ricevuto alcun “avvertimento”
  3. anche avessi avuto ancora il mio blog presso i vostri server, questo è sempre stato aggiornato e con lo spam sotto controllo
  4. che siete stati vuoi a tarare i vostri servizi per un pubblico utonto.

Si può sapere che cacchio volete da me? Perche se volete sapere “che ne penso”, beh, penso che siete cafoni, spocchiosi, presuntuosi e anche un po’ spammer visto che credo di essere stato in buona compagnia a ricevere questa mail inutile.

Purtroppo prima di istruire il mio filtro antispam, devo trovare dove parcheggiare il dominio che ancora ho presso di voi, 10 mesi passano presto.

So long, LucasArts

20130406-153128.jpgNotizia: la Disney chiude la LucasArts, storica compagnia di George Lucas che si occupava di videogames.
Risposta dei più: STICAZZI! (Trad: Le compagnie nascono e muoiono; è l’ordine naturale delle cose; tutte le cose belle, prima o poi finiscono e, ultima ma non per ultima, la LucasArts era già finita da anni e marchiava solo progetti sviluppati all’esterno della stessa compagnia)
Contro risposta mia: vabbè, ma negli ultimi venticinque anni ‘ndo ‘sso stavate? Asilo? Ancora da Gesù? Mai giocato ai giochi storici prodotti da LA?

Continua a leggere

Esempi di ignoranza (scientifica) pericolosa

File:Chimera_di_ArezzoA volte capita di ascoltare o leggere delle assurdità tali da non voler credere che qualcuno le abbia dette/scritte/fatte, ammesse con la più candida innocenza di chi non dice (o fa) nulla di male, anzi vantandosene ai quattro venti. Il più delle volte si passa oltre con leggero imbarazzo (o divertimento) per chi capisce la portata dell’affermazione, altre volte il facepalm è d’obbligo così come gli si risparmia un sonoro vaffa solo per educazione!

Continua a leggere

Facebook delle mie brame…

Chi è il più tonto del reame? Volete che nessuno pensi che siate voi? Bene, basta seguire una semplice regola, corollario della più generale “Prima di postare, pensa”. Prima di condividere qualcosa su Facebook pensate al fatto che potrebbe essere tutta o in parte una bufala, o, banalmente, non più attuale. Come si fa a capire? Si usano i mezzi che dirò sotto.

Continua a leggere

Il CICAP vuole (anche) te

Presto un post del mio blog ad un comunicato stampa del CICAP, associazione di scettici, che incidentalmente è una delle poche realtà che promuove il metodo scientifico come verifica sostanziale dei fatti “eccezionali” che troppo spesso occupano indebitamente pagine di giornali e palinsesti televisivi.

La scorsa settimana abbiamo lanciato un appello importante per tutti noi: il CICAP sta attraversando un momento molto difficile, le adesioni sono calate anche per colpa della crisi e poiché non riceviamo finanziamenti di alcun tipo, ma possiamo contare solo sul sostegno dei nostri Soci, temiamo di non essere più in grado di garantire tutte le nostre iniziative e attività.

Per questo motivo, abbiamo fissato un obiettivo che ci permetterebbe di riprendere fiato e ripartire con nuove energie:

RACCOGLIERE 500 ADESIONI DA QUI A MAGGIO!

Si tratta di un obiettivo raggiungibile. Sono decine di migliaia le persone che ogni giorno ci seguono attraverso i nostri canali web, per non contare tutti coloro che ci apprezzano per i nostri interventi sui media, e siamo sicuri che tra questi ce ne siano almeno 500 disposti a sostenere i nostri sforzi sottoscrivendo un’adesione o rinnovando la propria se è scaduta.

A volte le persone non si iscrivono perché non pensano che il loro contributo faccia la differenza, ma abbiamo davvero bisogno dell’aiuto di tutti. Per anni il CICAP è riuscito, pur con varie difficoltà, a garantire le sue attività con appena 2000 Soci, ora siamo scesi a meno della metà: ecco perché trovarne almeno 500 potrebbe fare la differenza.

All’indirizzo: www.cicap.org trovate una barra di progressione, un termometro insomma, che indicherà man mano il livello di adesioni raggiunto. Invitiamo dunque tutti coloro che hanno a cuore le sorti del CICAP ad aderire, a rinnovare la propria adesione se è scaduta e a trovare nuovi Soci, girando questo appello ovunque sia possibile.

E SE SONO GIA’ SOCIO?

Se ne avete la possibilità, pensate a fare una donazione al CICAP, la potete detrarre dalle tasse. Potete fare un bonifico all’ordine di CICAP (IBAN: IT05J0103063120000000136631) oppure utilizzare PayPal facendo un versamento sull’indirizzo: paypal@cicap.org indicando la seguente causale: “Donazione a favore di CICAP, Ass. di Promozione Sociale, C.F.03414590285”.

CHE COSA ACCADRA’ SE NON RAGGIUNGIAMO L’OBIETTIVO?

Se a fine maggio saremo ancora lontani dai 500 nuovi soci che ci siamo prefissati, potremmo non essere più in grado di amministrare adeguatamente l’attività del CICAP e fare ciò per cui siamo nati ventiquattro anni fa, perché il nostro lavoro è volontario ma le spese di gestione e di amministrazione ci sono e possono essere ridotte solo fino a un certo punto senza compromettere l’efficacia del nostro impegno.

UN INCENTIVO ULTERIORE

Per incoraggiare tutti coloro che stanno pensando di aderire, o rinnovare un’adesione magari scaduta da un po’ di tempo, abbiamo pensato di organizzare un’estrazione a premi. A giugno, chiusa la campagna adesioni, organizzeremo un collegamento in diretta video con la sede del CICAP ed estrarremo 10 vincitori tra tutti coloro che avranno aderito al CICAP in questi mesi.

Che cosa si vincerà? Raccolte complete di Scienza & Paranormale, raccolte complete dei Quaderni del CICAP, raccolte con tutti i numeri di Magia, ingressi gratuiti al Convegno nazionale, partecipazioni gratis al Corso per indagatori di misteri…

COME ADERIRE E SOSTENERE IL CICAP

Per diventare Socio Animatore del CICAP, e ricevere il “welcome pack”, la rivista trimestrale Query e usufruire di sconti come quello del 20% al Convegno nazionale, sono sufficienti 50 euro. Si possono versare con un bonifico all’ordine di CICAP – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale – Monte dei Paschi di Siena – IBAN: IT05J0103063120000000136631. Volendo, si può anche utilizzare PayPal facendo un versamento sull’indirizzo: paypal@cicap.org.

Ma le possibilità di adesione sono numerose, da quella base di Socio Affiliato fino a quelle di Socio Sostenitore e Socio Benemerito per chi può permettersi un aiuto più consistente. A questa pagina è possibile trovare tutte le modalità e le combinazioni disponibili, anche per studenti, famiglie, pensionati e scuole:

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273895

Ricordiamo inoltre che, accanto all’adesione, è possibile sostenere le attività del CICAP anche in altri modi:

  • Fate una donazione al CICAP, la potete detrarre dalle tasse. Potete fare un bonifico all’ordine di CICAP (IBAN: IT05J0103063120000000136631) oppure utilizzare PayPal facendo un versamento sull’indirizzo:paypal@cicap.org indicando la seguente causale: “Donazione a favore di CICAP, Ass. di Promozione Sociale, C.F.03414590285”.
  •  Donate il 5×1000. Qualcosa che non costa assolutamente nulla: quando fate la dichiarazione dei redditi, indicate come destinatario del 5×1000 (firmando nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato…” e indica nel riquadro il codice fiscale del CICAP: 03414590285). Se ce ne fate richiesta, possiamo spedirvi una serie di bigliettini pro-memoria che potrete distribuire ad amici e conoscenti che pensate potrebbero avere piacere a sostenere il nostro lavoro. C’è da dire che è dal 2010 che si può indicare il CICAP nel 5×1000, ma solo quest’anno che sapremo se e a quanto avremo diritto. Ci vorrà poi un altro anno ancora, sembra, per riuscire a ricevere (eventualmente) qualcosa. Dunque, nel frattempo, insistiamo e cerchiamo di aumentare il numero dei sottoscrittori: non importa infatti se avete un reddito basso, ciò che conta è il numero di persone che sottoscrive per un determinato ente.
  • Formate un Gruppo locale. Partecipate alle attività dei gruppi locali della vostra regione e, se da voi un gruppo non c’è, pensate se non potreste essere proprio voi a farne nascere uno. Ne potete parlare con Marta Annunziata e Andrea Ferrero scrivendo a: gruppilocali@cicap.org.
  • Pensate a un lascito. E poi, perché non programmare, per un futuro remoto, un lascito al CICAP? In quanto Associazione di promozione sociale iscritta ai Registri, infatti, il CICAP può, ai sensi dell’art. 5 della legge 383/2000, ricevere «donazioni e, con beneficio di inventario, lasciti testamentari, con l’obbligo di destinare i beni ricevuti e le loro rendite al conseguimento delle finalità previste dall’atto costitutivo e dallo statuto».

____________

Ufficio Stampa – CICAP
Comitato Italiano per il
Controllo delle Affermazioni
sul Paranormale
Casella postale 847,
35100 Padova
tel. e fax 049-686870
e-mail: ufficiostampa@cicap.org

www.cicap.org

www.queryonline.it

Viaggi

Sono tre anni che non mi schiodo dal paesello, anzi diciamolo meglio: sono tre anni che non riesco a schiodarmi dal paesello, perchè la voglia di prendere e partire c’è tutta, due o tre destinazioni papabili, pure. La Deepcon sembra avere una maledizione visto che probabilmente salterò anche la prossima, le altre convention fantascientifiche o fiere librarie sono da sempre in periodo infelice, e restiamo qui tra queste quattro cime lucane! Poi, tramite Facebook, tuo cugino ti rende partecipe del suo progetto radiofonico… che parla di viaggi! Allora ditelo che volete farmi guardare il mio cineforum dei ricordi.

Continua a leggere

Social reading (a me) indigesto

Con l’arrivo dell’eBook di massa (lontani i tempi in cui la gente si stupiva quando dicevo di leggere i libri sul palmare), ecco arrivare l’evoluzione social dei club di lettura: quei club in cui si assegnava un tema, un libro o un autore da leggere in un mese e poi ci si riuniva per discuterne e leggere insieme dei capitoli. Non mi hanno mai interessato, per il semplice fatto che non ho bisogno di una spinta per leggere i libri che ho da leggere, ma solo di tempo per mettermici, possibilmente da solo; a libro finito, poi, può essere interessante sentire l’opizione di altri lettori, anche per ampliare gli orizzonti e incrementare la lista di titoli da procurarsi. È così che ho scoperto gli autori contemporanei Stross, Doctorow, Liu e una pietra miliare come Heinlein è tornato nella mia libreria dopo essere stato deluso da Fanteria dello Spazio. Il mio non vuol essere un no a prescindere, ma motivato e con precise eccezioni.

Continua a leggere

Nuvole e (conseguente) pioggia

Ho sempre pensato che il cloud fosse una buona alternativa, ma che non dovesse soppiantare la possibilità di mantenere i dati utili e quelli critici in locale, per questo preferivo la soluzione ibrida di Apple iCloud a quella più pura di Google, tralasciando il fatto che entrambe hanno fatto grossi danni. Da un po’, però, anche Apple ha aumentato il quantitativo di dati “solo online” e per chi come me (e i miei corregionali) vive in zone telematicamente degradate la cosa rappresenta un problema.

Continua a leggere