– Scusa, tu che ne capisci, ho il cellulare che non funziona, mi dici perchè?
- Quale iPhone hai?
-
No, che iPhone, ho questo! – E mi presenta uno smartphone Android.
-
Ma io Android non ce l’ho, almeno mi sai dire che versione hai?
-
Versione? Di latino? AHAHAH!
Io aggrotto le sopracciglia per far capire che non m’ha fatto ridere nemmeno un po’
- Almeno sai che cosa NON funziona?
… E qui le storie che hanno in comune questo incipit divergono. se l’individuo umanoforme che ho davanti gode delle mie simpative entro in geek mode e comincio a spippolare nelle impostazioni del telefono per cominciare ad orientarmi, altrimenti dichiaro la mia non cosocenza dell’accrocchio e, se marchiato da Samsung, propongo come soluzione la sostituzione con equivalente LG o Motorola.
Io non odio Android, per carità, è Samsung che non ho mai sopportato.
Qualcuno poi cominciava ad allargarsi:- Scusa ma mi fai cercare una cosa sul tuo iPad?
- L’altro ieri per lo stesso motivo mi hai chiesto la password del Wi-Fi e ti ho accontentato, il cellulare ce l’hai, no?
-
Si ma ha lo schermo piccolo! (era un 4s)
Mo basta certi dispositivi sono personali, mi chiedi in prestito il fazzoletto? No, e ci credo visto che ci ho appena scaricato dentro il contenuto di due seni nasali. Attivare la modalità anonima sul browser? Ti guardano male perchè “non ti fidi”
Insomma, complice un’offertona su Saldi Privati ho comprato un tablettino Android, così almeno KitKat lo conosco bene, ho una piattaforma alternativa a iOS e posso usare la modalità multiutente così posso dire di offrire il tablet di cortesia.
La scelta è fatalmente cascata su un Asus Transformer pad Wi-Fi, motorizzato Intel ed equipaggiato con Android 4.4.2, il colore purtroppo è il bianco, la cover l’ho dovuta ordinare sul solito Amazon, ce l’ho in mano da quattro giorni e già sono emerse alcune magagne insieme ai pregi.
Android, come dicevo sopra lo conoscevo indirettamente tramite i soliti utonti che mi affidavano smartfone e tablet da rimettere in piedi. stavolta il niubbo sono io, ergo bisogna rimboccarsi le maniche e capire come si fanno le cose in casa Google.
Primo giorno dedicato all’approvvigionamento app e all’acquisto di una schedina microSD di capienza adeguata per venire incontro alle ridotte capacità mnemoniche del tablet acquistato (16GB), non scarico giochi e app ciccione, ce le ho sull’iPad, unica deroga data alle app librarie che ho anche su iPad perchè possono sempre servire, scarico le app per la ricevitoria e BUM primo intoppo con la filosofia Android. seguendo Play Store becco una fake dell’app Match-point, per trovare quella ufficiale devo andare sul sito preposto e scaricarla da là off-market, metodo meno sicuro, responsabilità più del committente che dello sviluppatore e di Google, ma l’utente rischia per una cavolata.
Mi serve la possibilità di ottenere lo screenshot, apriti cielo devo scoprirlo su Google che la combo cambia da dispositivo a dispositivo, io credevo che dipoendesse solo dalla versione di Android con poche eccezioni dovuto alla presenza o meno di pulsanti a sfiornamento, invece bisogna ricorrere a San Google, o sperare nella facilità di raggiungimento dell’opzione (grazie Asus).
Altri punti positivi o negativi? No bene o male iOS e Android si equivalgono, l’architettura Intel, più performante rispetto ad ARM non consente di far confronti con l’iPad, il tablet è reattivo ma di far gare di velocità non mi è mai interessato per cui se sia o no più veloce o più lento di qualche secondo non me ne frega molto. Non noto differenze sostanziali.
L’hardware esterno però perde nei confronti di Apple e anche nei confronti del Tab 2 che ho avuto modo di usare (e flashare) in precedenza perde un po’. la scocca è plasticosa come i nonni EeePC, che non ho mai potuto digerire, il peso è importante, l’air che ha la scocca in metallo è molto più leggero, per esempio, la batteria ci mette un secolo a caricarsi, ma il cavo ci collegamento e ricarica è un microUSB e non è poco, anzi!
BAsta questo a farmi altare il fosso? Manco per niente. Android la valuto ancora come “alternativa”, ma preferisco spendere per avere assistenza, aggiornamenti, e app certe.