Seguendo le serie TV in originale da diversi anni mi sono dovuto destreggiare tra diversi formati audiovideo digitali, solo da pochi anni sto cominciando a prendere contenuti in HD, perchè l’hardware collegato alla TV (e la TV stessa) solo da pochi anni può riprodurli in modo soddisfacente. Sono passato da un videoregistratore digitale che arrivava al 480p solo in formato divX, all’attuale Apple TV di terza generazione, passando da un’apple TV bianca modificata con ATV distribuito da Firecore.
Passata l’era di chiavette da inserire nella USB del lettore da salotto (e saltuariamente di DVD riscrivibili di vari formati), sono passato, una volta messe le mani su un TV LCD full HD, alla Apple TV bianca che leggeva file da un disco esterno (quello interno da 160 GB l’ho lasciato alle funzioni del firmware Apple) e da un server DLNA situato al piano di sotto, che ha poi alimentato iPad e iPhone tramite apposite app. Avendo un ecosistema Apple completo la transizione verso formati come h.264 e container come .mp4 è stato naturale, ormai il DivX lo gestisco solo su un sottoinsieme del mio hardware targato Apple, da un annetto uso addirittura metadati iTunes-friendly cosicché sulla tv ho pensionato (con dispiacere) XBMC, rendendo del tutto inutile le modifiche della Apple TV bianca, ritrovandomi con hardware vecchio, che legge al massimo file 720p, sempre che non stessi facendo lo streaming da NAS.
Piccola parentesi su XBMC. l’ho trovato la soluzione ideale fin da subito, molto meglio di Plex, solo che necessita di un hardware ben superiore a quello della prima Apple TV perchè renda al massimo. ottima dote di plugin per archiviare i contenuti, scaricare i sottotitoli e, nelle ultime versioni, gestire anche un sintonizzatore TV USB. Unica pecca: non legge i metadati dei file per cui i titoli si possono aggiungere solo collegandosi a Internet, ma esistono degli editor esterni del database che mitigano la cosa.
Il sistema pressocché chiuso di Apple (solo i formati che piacciono a lei, veicolati solo da iTunes, con una gestione dei sottotitoli piuttosto ostica se non si dispone dei software giusti) mi aveva fatto propendere per un modello di prima generazione (1.5 per la precisione) che aveva anche un disco fisso, quindi non ero costretto a fare lo streaming dei contenuti via Internet (mio errore di valutazione, come vi spiegherò tra poco), sapevo dell’esistenza di aTV che ne estendeva le funzioni rendendola un vero mediacenter aggiungendoci Perian e alcuni player e XBMC (Per Apple TV bianca si ferma alla versione 10). Con questa configurazione ho campato bene due o tre anni, poi sono cominciati i problemi di compatibilità con i film a noleggio di iTunes, i nuovi profili h.264 venivano gestiti male, i file erano troppo grossi per uno scrolling fluido (Fast forward e rewind), anzi spesso crashava del tutto, io nel frattempo mi armavo degli strumenti giusti per rendere digeribili i file mp4 a iTunes senza doverli ricodificare e quindi senza perdere qualità. Esistono programmi che scrivono solo il container se il video e l’audio sono codificati con lo stesso formato con cui li si vuole. in soldoni se ho un AVI codificato in h.264 e lo voglio trasformre in m4v (l’estensione mp4 che legge iTunes) non devo ricodificare il video ma riscrivo il file secondo le specifiche Apple (nel 99% delle volte un mp4 standard sotto falso nome falsa esensione). Per i sottotitoli mi è bastato usare iSubtitle per inserire nel file i dati del solito file .srt.
Mi decido alla sostituzione non avendo quasi più bisogno della parte estesa, complici le offerte del Black Friday scorso prendo la Apple TV di terza generazione, il mostro che nessuno riesce a scardinare.
Piacevolmente sorpreso, mi ritrovo con un piccolo dispositivo che, disco a parte, colma i limiti del precedente modello. video HD fluidi ottima velocità di streaming nella rete locale con segnale Wi-fi dimezzato, gestisce i noleggi dei film fatti sul computer perfettamente e con la sola necessità di autorizzare la riproduzione del film la prima volta, Ottima la grafica per le serie TV e finalemnte ho tutti i dati inseriti del file audio-video letti correttamente. Avessi un iDevice di ultima generazione con Bluetooth LE avrei pure fatto la prima configurazione senza sforzo (provate voi a inserire una password lunga coi tasti direzionali del telecomando).
Prossimo passo, tra un annetto, l’acquisto di un mini NAS da salotto come il QNAP HS-210